Deriu UPS "La nostra tenacia è stata premiata: ora
restituiamo legalità alla Sardegna"
Intervento del
Presidente dell'Unione Province Sarde Roberto Deriu in apertura dell'assemblea
Questa è l’ assemblea degli eletti nelle province sarde. Non
c’è nessun ex, siamo stati eletti e abbiamo, unici in Sardegna, il diritto di
guidare le amministrazioni nelle quali siano stati eletti . La sentenza di ieri
della Corte Costituzionale deve mettere fine ad una stagione di impazzimento
nazionale e regionale, di un’offensiva contro le province usate come
capro espiatorio per nascondere i veri
costi delle casta, degli sprechi dei centralismi. Offensiva contro le Province
usata come arma di distrazione di massa
sui cittadini oppressi dalla crisi e
così la crisi è diventata più crudele, perché i cittadini ed le imprese sono
state danneggiate dall’inerzia creata dall’attacco subito dalle province.
Soprattutto in Sardegna dove la classe politica regionale con tracotanza, con
leggi anticostituzionali ha lesionato il diritto e l’autonomia. Oggi
restituiamo l’onore a chi è stato eletto: no a prevaricazioni: la riforma deve toccare il sistema in profondità
senza scassarlo. Non può essere fatta con decreti o con leggine: sono strumenti inadeguati per
raggiungere lo scopo che la Costituzione assegna al legislatore e cioè dare armonia e imparzialità alle sue
leggi. L’UPS ed i consigli provinciali, il sistema
provinciale da 17 mesi porta avanti una battaglia di democrazia, di buon governo
e di autonomia. Da 17 mesi esiste l’oltraggio al diritto
costituzionale trasfuso nello Statuto Sardo. Da 17 mesi il sistema delle
provincie con fermezza e
ripetitività, con tenacia ha
affermato la necessità che il Presidente Cappellacci fermasse questa deriva, ha chiesto al Consiglio
Regionale di fare leggi per fermare questa deriva. Abbiamo sostenuto tutte le province e in una lunga azione giudiziaria, contro il
referendum ed ora contro i nuovi
provvedimenti che abusivamente tentano di sfrattare gli eletti. Oggi
siamo stati premiato dalla pronuncia della Corte. Non è fortuna se siamo qui
per celebrare questo successo e per lanciare nuovi messaggi: abbiamo seguito
una logica ed un metodo, abbiamo avuto fede nella Costituzione. Abbiamo
intrapreso questo percorso sicuri di non
essere compresi in toto subendo le ingiurie di
chi voleva distruggerci. Abbiamo resistito con la tenacia e la fermezza che oggi vengono premiate.
I sistema sardo è ancora fuori dalla
legalità costituzionale. Oggi alcune province sono in mano a persone non elette e gli eletti sono
considerati abusivi. Lanciamo un appello
al popolo sardo ed un monito al Consiglio Regionale. Noi insieme al Consiglio
delle Autonomie Locali abbiamo chiesto al
Governo di impugnare presso la Corte la leggina su questi vergognosi
provvedimenti. Sappiamo che il ministero degli Enti Locali ha chiesto un parere
all’Upi che ha ribadito la nostra
richiesta. Oggi l’UPi farà una richiesta analoga alla nostra.
Oggi è importante per lanciare questi messaggi per ribadire
validità argomenti ed azioni., rendiamo omaggio ai giudici costituzionali che
hanno riportato il dibattito nel solco della legalità. Rendiamo omaggio a tutte
e tutti gli eletti dal popolo sardo al governo delle province.