lunedì 8 luglio 2013

Presentati a Spargi i lavori a Casa del Parco e il modello energetico innovativo


 

 

Appuntamento conclusivo del Progetto PMIBB – finanziato con fondi del programma di cooperazione transfrontaliera “Marittimo” Italia-Francia 2007-2013 – è stato, lo scorso 28 giugno, la visita presso l’isola di Spargi con i colleghi dell’Office de l’environnement de la Corse ed alcuni ospiti istituzionali, tra cui una delegazione del Parco nazionale del Gargano, il Comandante della Capitaneria di porto Luigi D’Aniello e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna. Durante l’evento sono stati presentati i lavori che, oltre ad aver restituito un nuovo aspetto alle mura della ex struttura militare dedicata a Carlo Zavagli, l’hanno messa al centro di un modello del tutto innovativo sul piano della sperimentazione di nuove metodologie di produzione energetica.
Gli interventi all’edificio, destinato ad accogliere le attività transfrontaliere del G.E.C.T. – P.M.I.B.B., hanno previsto, oltre alla risistemazione degli intonaci, la realizzazione di un impianto di produzione elettrica a basso impatto ambientale che combina l’utilizzo di varie fonti rinnovabili e che, nel pieno rispetto della tutela ambientale e dei delicati equilibri ecologici dell’isola, rende la nuova struttura indipendente dal punto di vista energetico.
Soddisfatto il Presidente del Parco, Giuseppe Bonanno, che ha accolto i partecipanti alla visita: «È con un certo orgoglio che oggi inauguriamo lavori ed opere di questo tipo, perché, al di là di alcune installazioni sperimentali universitarie, non credo vi siano in Italia molte istituzioni che sono riuscite concretamente a combinare, per un loro utilizzo costante, tali fonti di energia: sono dunque quanto mai lieto che siamo riusciti a farlo nell’ambito del progetto PMIBB e della cooperazione transfrontaliera.»
«In passato uno dei principali problemi della Casa del Parco – ha spiegato Bonanno – è sempre stato il suo fabbisogno di energia, che avrebbe dovuto essere soddisfatto esclusivamente dal gruppo elettrogeno presente: quest’ultimo, però, non costituiva certo un modo ecologico per la produzione di corrente elettrica. D’accordo con i nostri partner corsi, nell’ambito del Progetto PMIBB abbiamo così pensato di individuare un meccanismo sperimentale e innovativo per risolvere tale problema, calibrato su un utilizzo ipotetico dell’edificio da parte di sei persone.
Innanzitutto l’intonaco sostituito permette un migliore equilibrio termico della struttura e contribuirà ad abbattere i costi per la sua climatizzazione; sul tetto sono posizionati alcuni pannelli fotovoltaici da 7,5 kilowatt complessivi e un impianto per il solare termico per la produzione di acqua calda, mentre a fianco dell’immobile sono installati un aerogeneratore da 1 kilowatt ed un generatore di idrogeno. L’idea progettuale è consistita nell’avere una fonte di energia sempre disponibile e affrontare anche il problema dell’utilizzo del gas per l’utilizzo delle cucine: in effetti, ciò avverrà solo dopo che alcuni speciali ugelli, attualmente in attesa di essere brevettati, saranno immessi sul mercato e quindi saranno disponibili poter effettuare questo ultimo passo. Ma il sistema ad idrogeno potrà già entrare in funzione quando, una volta che si è esaurita l’energia immagazzinata nelle batterie grazie alla fonte fotovoltaica e a quella eolica, esso brucerà nelle celle a combustibile producendo nuovamente energia e restituendo, come sottoprodotto, l’acqua. Infine, il gruppo elettrogeno esistente entrerà in funzione solo quale ultima risorsa, dopo che tutte le altre fonti sono esaurite.»

«Il loro utilizzo è mostrato in tempo reale da un apposito pannello informativo – ha proseguito il Presidente; – l’intenzione è proprio quella di “musealizzare” l’energia, raccontare come essa viene prodotta e come una struttura come Casa del Parco possa essere completamente indipendente dalla rete di distribuzione dell’energia. Ritengo che tale aspetto didattico e formativo sia di estrema importanza anche per il futuro, perché le energie alternative hanno bisogno soprattutto di un investimento culturale.»

Poiché già adesso la struttura ha la possibilità di essere vissuta 24 ore su 24, anche se in futuro dovranno essere svolti alcuni lavori al suo interno, l’auspicio del Presidente del Parco è che l’Ente sia in grado già nelle prossime settimane di iniziare a riempirla di contenuti e ad animarla con idee ed attività. Bonanno ha inoltre voluto ringraziare il personale dell’Ufficio tecnico dell’Ente Parco, che ha predisposto il progetto e ne ha curato la realizzazione, oltre che Tommaso Gamboni, dell’associazione “G. Cesaraccio”, che ha allestito la sala interna per l’inaugurazione, e Lucia Spanu, della sezione locale di Italia Nostra, che nel corso della visita ha fornito ai partecipanti alcune notizie storiche sull’edificio militare oggetto degli interventi.

 
 
 
 
 
Le opere realizzate dell’Ente Parco a Casa del Parco ed il suo modello energetico sono una componente fondamentale del progetto PMIBB, finanziato nell’ambito del P.O. “Marittimo” Italia-Francia 2007-2013: un progetto complesso, che ha spaziato dalla costituzione di un Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera (GECT) ai monitoraggi in campo scientifico, passando appunto per la realizzazione di interventi di carattere infrastrutturale e tecnologico all’avanguardia, che i due partner del progetto – Office de l’environnement de la Corse ed Ente Parco – ritengono possano essere il punto di partenza per l’elaborazione e l’implementazione di strategie future anche in tale campo. I partner del progetto prevedono infatti, anche per il futuro GECT-PMIBB, di elaborare e promuovere metodi e modalità di gestione innovativi in grado di produrre un effetto dinamico su tutto il territorio, elaborando contestualmente strategie di gestione sperimentali in campo energetico e di conservazione.

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