|
|
3 -
“Il sistema Sardegna patisce carenze storiche, dovute a nodi rimasti
irrisolti per decenni su aspetti fondamentali per rendere competitive le nostre
imprese, come ad esempio infrastrutture ed energia. Per essere realmente
competitivi dobbiamo intervenire non solo con azioni che possono produrre
effetti nel lungo periodo, ma anche e soprattutto con quelle che possono
sprigionare effetti positivi nell’immediato. Tra queste rientra la zona franca,
che serve per alleviare un peso fiscale che è il più alto d’Europa e che
rappresenta per la nostra isola lo strumento per liberare potenzialità
inespresse”. Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, intervenendo stamane
all’Invest in Sardinia Day. Cappellacci ha raccolto altresì il riferimento del
professore ed ex ministro Paolo Savona all’esempio di Shangai: “Siamo favorevoli
ad una zona franca che oltre ad uno strumento di carattere fiscale sia anche
un’iniziativa di semplificazione: una zona libera dalle patologie di quella
burocrazia che troppo spesso rappresenta un freno per un mondo imprenditoriale
in cui il fattore tempo fa la differenza tra il successo e il fallimento.
Attraverso la somma di queste azioni – prosegue Cappellacci- possiamo creare uno
choc positivo che possa contribuire ad alzarci dalle macerie della crisi e
sviluppare potenzialità finora inespresse. Potremo rompere una volta per tutte
con le logiche del passato ed investire su quei fattori non delocalizzabili, che
possono creare nuova impresa e nuovo lavoro stabile della nostra isola senza
lasciare il nostro destino in mano a consigli di amministrazione o azionisti che
magari di trovano dall’altra parte del mondo”.