Visite nel campo cittadino per interventi di tutela della
salute pubblica
– La Asl di Olbia sigla con l’Amministrazione comunale un Protocollo d’intesa
per la tutela della salute della popolazione nomade: “Un progetto che prevede
interventi volti a tutelare il singolo individuo e la collettività”, spiega
Francesca Ena, responsabile dell’Ambulatorio della Asl per stranieri
temporaneamente presenti ed europei non iscrivibili
|
Negli scorsi giorni l’Azienda
Sanitaria e il Comune di Olbia hanno siglato un “Protocollo d’intesa su
Interventi di tutela della salute della popolazione nomade dimorante nel
territorio dell’azienda”.
“Lo scopo principale del
protocollo è di fornire ai soggetti di etnia Rom, dimoranti nel territorio di
competenza dell’Azienda sanitaria, gli strumenti formativi ed informativi
necessari ad un miglioramento della qualità della vita e alla prevenzione di
malattie diffusive e cronico-degenerative.”, spiega la dottoressa.
Grazie all’accordo tra le due
amministrazioni, il personale medico ed infermieristico dell’ambulatorio che si
trova nella struttura del San Giovanni di Dio, dedicato all’assistenza sanitaria
e all’orientamento dei migranti non iscrivibili al Servizio sanitario nazionale,
visiterà, periodicamente, il campo nomadi cittadino con l’obiettivo di :
- Fornire
informazioni sulle strutture sanitarie territoriali e sull’assistenza
garantita.
- Avviare
percorsi e interventi di educazione sanitaria, per la prevenzione di
malattie
diffusive, la promozione della salute del bambino e la diffusione di corretti stili di vita, per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari;
Il personale effettuerà
interventi rivolti a diverse fasce d’età:
- Negli
adulti, rilevazione della pressione arteriosa e controlli della glicemia;
- Nei
bambini, dai 0 ai 14 anni, verifica della copertura vaccinale e invio ai servizi
territoriali dell’Azienda per l’eventuale adeguamento;
- Nelle
donne in età fertile, avvio ai percorsi di pianificazione familiare e
monitoraggio della gravidanza.
- Ai
soggetti che rientrano nelle fasce a rischio, invio ai servizi territoriali per
l’ offerta gratuita della vaccinazione
antinfluenzale.
|
L’Ambulatorio per stranieri
temporaneamente presenti, nel 2010 ha registrato 900 accessi; nel
2011, 1.019 e nel 2012, 1.109; nei primi dieci mesi
del 2013 sono stati superati i 1.800 accessi; il servizio è attivo in città sin
dal 2005, grazie alla collaborazione tra la Asl e i volontari del Labint.
Attraverso il Servizio di
Medicina delle Migrazioni agli stranieri irregolarmente presenti, sono
assicurate le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti e essenziali per
malattia ed infortunio; a loro sono inoltre estesi i programmi di medicina
preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva.
Sono in particolare garantiti:
tutela sociale della maternità e dell’interruzione volontaria della gravidanza
(IVG); tutela della salute dei minori, ai sensi della Convenzione di New York
sui diritti del fanciullo; le vaccinazioni; gli interventi di profilassi
internazionale; la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive ed
eventuale bonifica dei relativi focolai.
L’accesso al Sistema sanitario di extracomunitari in condizioni di irregolarità amministrativa non prevede la segnalazione all’Autorità Giudiziaria allo scopo di tutelare la salute dei singoli e quella della comunità.
L’accesso al Sistema sanitario di extracomunitari in condizioni di irregolarità amministrativa non prevede la segnalazione all’Autorità Giudiziaria allo scopo di tutelare la salute dei singoli e quella della comunità.