OLBIA
E SENNORI
I Carabinieri del Comando Provinciale di
Sassari, nella giornata di ieri nel dare esecuzione ad
un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del
Tribunale di Tempio Pausania, hanno rintracciato e tratto in arresto due
quarantenni, C.A., di Olbia, e R.C., di Sennori, entrambi già noti alle forze di polizia, perché
accusati di essere responsabili dei reati di ricettazione e truffa ai danni di
aziende olbiesi che operano nel settore del terziario.
Infatti,
nel mese di marzo scorso, presentandosi quali titolari della società “Cala
Rossa Group snc” (società risultata inattiva e con sede fittizia in seguito
agli accertamenti svolti dai Carabinieri in seguito alla commissione dei
reati), hanno agito in fretta per procurarsi una sede d’ufficio, ma non allo
scopo di operare nell’import-export come dichiarato, ma per ordire una truffa
ai danni di un rivenditore di mobili e di chissà quante altre aziende del posto
se i Carabinieri non fossero intervenuti per tempo.
Questo
lo svolgimento dei fatti.
R.C.,
in un giorno di quest’inverno, si presenta presso un negozio di arredamenti di
Olbia rappresentante della “Cala Rossa Group snc” e, con fare competente, dice
di voler acquistate mobili e computer per conto della società; dopo aver scelto
la merce, rappresenta l'urgenza dell’operazione in quanto deve aprire
un’attività di import-export presso un importante Centro commerciale di Olbia;
esibisce il timbro della società, effettua l’ordinativo con impegno di
consegnare la merce presso gli uffici del Centro Commerciale e pattuisce un
prezzo di quasi 5.000 €. Dopo qualche giorno, alla consegna dei mobili, R.C.,
nel suo nuovo ufficio, finge di onorare il debito, compilando due assegni “The
Royal Bank of Scotland”. Il giorno dopo la sorpresa: la banca non accetta gli
assegni, poiché non esigibili.
Ma
intanto, già due giorni prima, i due si erano recati presso gli uffici di
un’agenzia di consulenza immobiliare di Olbia e, qualificandosi come titolari
della Cala Rossa Group snc, la informavano della prossima apertura di una
società di servizi, in quanto imprenditori avviati in vari settori, e di avere
necessità urgente di trasferire gli uffici in quanto i precedenti erano stati
resi inservibili dall’alluvione. I due, dopo aver visionato l’immobile
proposto, si dichiaravano subito disponibili a locarlo e, rappresentando una
situazione di disagio dovuta all’alluvione nonché vari problemi di famiglia
legati ad un figlio autistico, riuscivano a farsi dare le chiavi del locale il
giorno successivo, fornendo, a garanzia del pagamento della mensilità e della
caparra, 2 assegni “The Royal Bank Of Scotland” per circa 1.000 €.
Anche
in questo caso, il titolare dell’agenzia immobiliare si rendeva conto di essere
stato truffato solo quando la banca, qualche giorno dopo, rifiutava il
pagamento degli assegni.
Ma il raggiro era ormai stato avviato: grazie
al nuovo ufficio in un’importante posizione di Olbia, era più facile carpire la
fiducia di ignari fornitori di beni e servizi, come nel caso dei mobili per
ufficio. Solo grazie alle indagini della Stazione di Olbia Centro e alle
tempestive perquisizioni disposte dalla Procura, sono in parte stati recuperati
i mobili ed i computer ed i due truffatori arrestati.