L'europarlamentare dell'Italia dei Valori, Giommaria Uggias, è intervenuto nel corso del convegno della Cisl nazionale, svoltosi questa mattina a Porto Cervo, sul tema Nuovi schiavi e concorrenza sleale nel turismo:“Mancano politiche fiscali e previdenziali omogenee tra i Paesi dell'Unione Europea”.
L'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Giommaria Uggias, è intervenuto questa mattina sul delicato tema dei lavoratori “low cost” nel turismo e
delle pratiche di concorrenza sleale e “dumping” commerciale e sociale, nel corso di un convegno promosso dalla Cisl nazionale. “Nel mercato unico europeo abbiamo 500 milioni di cittadini che, nell'ottica della libera circolazione di persone, capitali e merci, si spostano secondo regole che sovrintendono la libertà di impresa e l'integrazione – ha spiegato Uggias - questo ha prodotto anche le dinamiche del dumping sociale, aggravate dall'ingresso nella Ue dei Paesi dell'ex blocco sovietico con bassi standard di protezione sociale”. “L'Europa ha disciplinato questi fenomeni: prima nel '96 con una direttiva sull'equilibrio tra la libera circolazione dei lavoratori transnazionali e le imprese, con la determinazione di regole sui minimi salariali. Il problema è che al formale equilibrio tra lavoratori e imprese – ha sottolineato l'eurodeputato dell'Idv - non sono seguite uguali politiche fiscali e previdenziali tra i vari Paesi, per cui il lavoratore che viene in Italia si sottopone a un minimo salariale ma gli si applica un diverso regime previdenziale. Per questo un lavoratore rumeno ha un costo sugli oneri previdenziali del 26,8% inferiore rispetto alla manodopera italiana”. Infine Uggias ha concluso un excursus sulla normativa europea in materia, citando “l'ultima direttiva del 21 maggio scorso, che impone l'applicazione di norme più efficaci nei settori delle costruzioni, dei trasporti e del turismo per impedire a società di comodo di usare distacchi fittizi per eludere la legge”.