mercoledì 16 luglio 2014

Visioni solidali 2014 - TRE CORTI SULLA PALESTINA


DOMANI, GIOVEDI' 17 LUGLIO 2014 
ORE 21 - CORTILE INTERNO PALAZZO DUCALE - SASSARI
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA "VISIONI SOLIDALI"

PROIEZIONE COORDINATA DALL'ASSOCIAZIONE PONTI NON MURI 

Sarà presente la regista dei tre corti e potremo fare un dibattito anche per affrontare temi di strettissima attualità.
Siete invitati a partecipare.

Tre corti sulla Palestina
Livia Parisi, 2013
 
Al Khalil e la resistenza nonviolenta  (16 minuti)
Al Khalil (Hebron) è l'unica località della Cisgiordania dove gli insediamenti israeliani sono all'interno del centro storico e le provocazioni quotidiane. Per “Youth Against Settlements” la resistenza non violenta, raccontare ciò che accade,  è l’unica arma possibile.
                                

Palestina, israeliani con la resistenza  (9 minuti)
Sharon Casper dell'Associazione Ya Samba racconta cosa significhi per un israeliano opporsi alla visione comune e decidere di “passare dalla parte del nemico”.


The game - La sfida (18 minuti)
24 ragazze si avventurano nel difficile mondo dello sport e, per di più, tipicamente maschile: il calcio. Anche nello sport, l’oppressione militare israeliana lascia il segno. Così, anche giocare a calcio diventa un atto politico: ghettizzata e vessata, la popolazione palestinese vive questo sport come autoaffermazione di quel diritto ad esistere che viene quotidianamente negato.
 
SARA' EFFETTUATA UNA RACCOLTA FONDI PER ACQUISTO MEDICINE PER GAZA.
TUTTO IL RICAVATO DALLA VENDITA DEL BANCHETTO VERRA' UTILIZZATA IN TAL SENSO

Era il 9 luglio del 2004 quando una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia sanciva l’illegalità del muro dell’apartheid israeliano in Palestina.
Il 9 luglio 2014 era quindi il 10° anniversario della Sentenza che a poco è servita perché il muro è sempre lì a ricordarci che la giustizia non è cosa che si incontri facilmente in Palestina.
Ed è per questo senso di giustizia che l’Associazione Ponti non muri sposa la richiesta di un gruppo di cooperanti che vive e lavora in Palestina. Tutto ciò che scrive questo gruppo di cooperanti italiani  è verificato da testimonianze sul campo e da fonti di agenzie internazionali.
 
EMERGENZA GAZA
                                                                       
Siamo operatori umanitari e condanniamo la violenza verso i civili, SEMPRE. Per questo non possiamo restare silenti dinanzi ad un attacco armato indiscriminato verso una popolazione che non ha rifugi, posti sicuri o possibilità di fuga. Una popolazione strangolata economicamente e assediata fisicamente, rinchiusa in una prigione a cielo aperto.
Non possiamo far finta di nulla. Noi Gaza la conosciamo perché ci lavoriamo, perché la viviamo e lì abbiamo imparato cos’è la sofferenza, ma anche la resistenza. E non parliamo di lancio di razzi: per i circa due milioni di persone che risiedono a Gaza, che vivono da 48 anni sotto occupazione, dimenticate dal mondo, che piangono morti che sono sempre e solo numeri, che subiscono interessi politici sempre più importanti della vita umana… resistere è essere capaci, nonostante tutto, di andare avanti.
Gaza ci ha insegnato semplicemente la dignità umana.
Siamo qui e ci sentiamo inermi e, ancora una volta, esterrefatti perchécontinuiamo a leggere articoli di giornale che a nostro avviso non rispecchiano la realtà. Non raccontano lo squilibrio tra una forza occupante e una popolazione occupata. Enfatizzano la paura israeliana dei razzi lanciati da Gaza, che condanniamo ma che, fortunatamente, non hanno procurato morti e riducono a semplici numeri le oltre 170 vite spezzate a causa dei bombardamenti Israeliani in una settimana.
Tutto ciò che scriviamo non è frutto di opinioni personali o giudizi morali; è sancito e ribadito dai principi del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale, che muovono il nostro operato ogni giorno. Riteniamo inaccettabile che la risposta all’omicidio dei 3 coloni, avvenuto in circostanze ancora ignote, sia l’indiscriminata punizione di una popolazione civile indifesa: il diritto umanitario vieta le punizioni collettive – definite crimini di guerra dalla IV Convenzione di Ginevra (art. 33).
Ci sembra intollerabile la non obiettiva copertura di gran parte della stampa internazionale e nazionale dell’attacco israeliano verso la Striscia di Gaza. Per questo riteniamo necessario prendere posizione e ribadire la necessità di riportare l’informazione, sullo scenario militare in corso, alle dovute proporzioni.
Ci appelliamo infine ai responsabili politici in causa e a quanti possano agire da mediatori, affinché le operazioni militari cessino immediatamente e perché si ponga fine all’assedio nella Striscia di Gaza.
Negli ospedali e nelle farmacie manca circa la metà dei farmaci inclusi nella lista dei farmaci essenziali stilata dalla Organizzazione Mondiale della Salute; mancano 470 tipi di materiali sterili e monouso, tra cui aghi, siringhe, cotone, disinfettanti, guanti e molto altro. Manca il carburante per alimentare ambulanze e generatori che permettono di far funzionare i macchinari salvavita e le sale operatorie durante le almeno 12 ore al giorno in cui l’unica centrale elettrica non riesce a fornire elettricità. Mancano le sacche di sangue necessarie a soccorrere le centinaia e centinaia di feriti.

La Striscia di Gaza è isolata dal mondo. Le frontiere con Egitto e Israele sono chiuse, ospedali, ambulanze e centri di pronto soccorso sono costantemente sotto la minaccia dei bombardamenti. Nonostante questo, il personale sanitario continua a prestare soccorso incessantemente.
Ad oggi, i feriti sono almeno 930. Per aiutare la popolazione inerme, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Ora. Subito. Stiamo raccogliendo donazioni per far entrare medicine, materiali sanitari, e altri beni di primissima necessità. Qualsiasi donazione è indispensabile per salvare la vita di vittime innocenti.

Alla iniziativa partecipano TUTTE le ONG Italiane presenti in Palestina.
Per motivi logistici, useremo il conto di Terre des Hommes Italia come canale per la raccolta.

Via Banca:
Monte dei Paschi di Siena Ag. 57 Milano
IBAN: IT53Z0103001650000001030344

Via Posta:
c/c postale 321208
Causale: Medicine Gaza

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