Sono 9 le
proposte avanzate dal Comitato all’assessore regionale Claudia Firino, al
governatore Francesco Pigliaru e al presidente del Consiglio regionale Gianfranco
Ganau
A
Sassari è nato il Colsc: Coordinamento degli operatori di Lingua e Cultura
Sarda. Ne fanno parte operatori di sportelli linguistici del Sassarese, del
Nuorese, del Cagliaritano, dell’Oristanese e dell’Ogliastra, e inoltre associazioni
culturali come l’“Istituto Camillo Bellieni” e la De.oo.ss “Produzioni di
Sardegna - Denominazioni, Origini, Storie”. Lo scopo è quello di dare una
caratterizzazione professionale alle attività lavorative legate alla lingua e
cultura sarda.
Appena costituito il Colsc
ha fatto sentire subito la sua voce. In un documento indirizzato all’assessore
regionale alla Pubblica Istruzione Claudia Firino, al Governatore Francesco
Pigliaru e al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il
Coordinamento ha dichiarato di mettere a disposizione di Giunta e Assessorato
la passione e le competenze dei suoi aderenti, stabilendo un dialogo proficuo e
un efficace rapporto di collaborazione. Nove le proposte avanzate.
In primis, si
manifestano perplessità sulla costituzione di una nuova Agenzia sulla Lingua
Sarda, ritenuta un ennesimo ente dispendioso e sostanzialmente inutile. Nessun
disaccordo con la Giunta sul fatto che l’attuale assestamento di bilancio non
possa andare oltre i limiti del "patto di stabilità". Ma il Colsc
ritiene necessario uno sforzo finanziario per attivare risorse nella prossima
legge finanziaria. Appare rilevante - si legge nel documento - che «la Regione
debba riavocare a sé la Legge 26, in particolare per i progetti con scuole,
comuni e associazionismo, che in questi anni erano stati delegati alle
Province, enti di imminente soppressione». Importante anche prevedere, nel
prossimo piano triennale, un congruo fondo di spesa per la formazione degli
insegnanti, sia di ruolo che precari, e per gli operatori linguistici esterni.
Per quanto riguarda le attività educative, l’affidamento dovrebbe essere
concesso a enti pubblici e privati che ne abbiano i requisiti. Un richiesta di
risorse è stata avanzata anche per la formazione permanente rivolta ai
genitori, alle famiglie, agli imprenditori e agli operatori commerciali.
Per quanto concerne
l’Albo, il Colsc ritiene debba essere suddiviso in due indirizzi: il primo
composto da “operatori linguistici scolastici” e il secondo da semplici
“operatori linguistici”, senza che l’iscrizione nell’uno precluda quella
nell’altro. Un’ulteriore suggerimento sarebbe quello di istituire un elenco
dedicato alle Associazioni .
In tema degli sportelli
linguistici, si chiede di valorizzare ulteriormente quelli comunali, evitandone
lo spostamento nelle strutture scolastiche, soppresse in molti paesi. Ultimo
punto, la proposta di costituire a costo zero un “tavolo” di consultazione
permanente, composto sia dall’Assessore che dai rappresentanti degli operatori
linguistici, delle associazioni e da altri soggetti pubblici e privati in grado
di fornire un contributo d’idee.
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Salvatore Taras
Addetto stampa - Istituto Camillo Bellieni
3287357589