giovedì 7 febbraio 2013

Monitoraggio avifauna: i primi dati relativi al 2012

 

 
Concluse le attività relative al monitoraggio dell’avifauna migratrice in passaggio nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena per il periodo compreso tra il 20 Gennaio 2012 e il 3 Dicembre dello stesso anno. Nel corso della stagione di campionatura, sono stati catturati e inanellati 3990 esemplari appartenenti a 53 diverse specie. Le catture hanno riguardato 13 specie non passeriformi e 40 passeriformi (rispettivamente 122 e 3868 individui), il lavoro è stato realizzato per conto dell’Ente Parco dalla Società Anthus di Sergio Nissardi e Carla Zucca, professionisti appositamente accreditati presso l’ISPRA “Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale” del Ministero dell’Ambiente. A questo si aggiunge il monitoraggio del marangone dal ciuffo e del gabbiano corso. Tutte le operazioni sono state condotte in collaborazione con il personale dell’Ufficio Ambiente dell’Ente Parco
 
I buoni risultati ottenuti evidenziano che il sito del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena è fra quelli idonei a far parte di una rete regionale per l’osservazione dell’avifauna, in grado di fornire dati utili a una pianificazione coerente con la “Direttiva uccelli” dell’Unione europea. Tra le specie più catturate: il Pettirosso, la Capinera, il Beccafico e il Lui grosso. Da segnalare due particolari catture: quella di un regolo e quella di una ghiandaia marina la cui presenza è rara nel territorio del Parco. Le attività dei ricercatori effettuate nel periodo riproduttivo mostrano due picchi di cattura in particolare intorno alla metà di aprile e alla metà di luglio. Nel periodo post riproduttivo è verificabile invece un picco più modesto nella prima decade di ottobre e uno più consistente alla fine dello stesso mese.  Le attività di inanellamento sono state eseguite in primavera in collaborazione con alcune classi delle scuole di La Maddalena nell’ambito dell’offerta di educazione ambientale proposta dal Parco.

Il personale dell’Ufficio ambiente dell’Ente Parco ha partecipato attivamente alla campagna di censimento e inanellamento del Marangone dal ciuffo, accompagnando i ricercatori in prossimità dei nidi e contribuendo al rilevamento dei dati. La presenza di insediamenti riproduttivi è stata accertata in  21 siti del Parco, dove sono stati rilevati  545 nidi; oltre gli adulti sono stati inanellati 64 pulcini in nove delle isole occupate. Le osservazioni hanno evidenziato spostamenti post riproduttivi anche rilevanti: un adulto inanellato all’Isola del Porco (Isola di Caprera) è stato fotografato dopo otto mesi presso la costa ligure occidentale. I dati forniti dal rilevamento confermano il territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena tra i più rilevanti rispetto alla popolazione mondiale di marangone dal ciuffo. Tra i fattori limitanti per la colonia sono stati individuati: la rigidità del clima, che condiziona il successo riproduttivo della specie, e la pesca con tramagli in prossimità del sito di riproduzione.

L’Arcipelago si conferma un’area chiave anche per la conservazione del Gabbiano corso. Dai ricercatori è stata censita una colonia di 65 individui sull’Isola di Razzoli rilevata a partire dalla seconda metà di maggio. La colonia di Santo Stefano, segnalata nel corso dell’annualità precedente, non si è insediata nel 2012. Al buon successo riproduttivo della colonia ha contribuito verosimilmente il divieto di ormeggio e sbarco sul sito, emanato con tempestività dall’Ente Parco.

Per tutte le persone interessate ad approfondire la ricerca, nel corso delle prossime settimane il lavoro svolto sarà presentato dagli operatori presso il CEA Centro di Educazione Ambientale del Parco a Stagnali, verrà data adeguata comunicazione dell’appuntamento.
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