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Ø E.ON SE.
E.ON. Platz,1
40479 Dusseldorf
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Germania
c.a. Johannes Teyssen
Leonhard Birnbaum
Jǿrgen Kildahl
Bernard Reutesberg
Klaus Schäfer
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Mike Winkel
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Oggetto: Centrale Fiume Santo - Riferimento incontro
del 18 settembre u.s. presso M.I.S.E.
Il 18 settembre
u.s. si è tenuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla
presenza del Sottosegretario Claudio De Vincenti e del sottoscritto Assessore
all’Industria della Regione Autonoma della Sardegna. Era presente anche il
Vostro rappresentate in Italia, Miguel Antonanzas.
Tema dell’incontro era la Vostra Centrale di Fiume Santo e le nostre
preoccupazioni su quell’impianto, condivise con le Istituzioni Locali i
Sindacati ed i lavoratori e rese ancora più pressanti dal riavvio del procedimento penale per il danno
ambientale imputato a E.ON per lo sversamento in mare di olio combustibile nel
gennaio 2011 nonché dalle dichiarazioni di sciopero del sindacato volte a sollecitare l’attenzione del Governo
riguardo alla minaccia di licenziamento per oltre 100 lavoratori ed alla
mancata realizzazione del nuovo Gruppo.
Nella riunione al Ministero, Antonanzas ci ha rappresentato un piano
di investimento da 80 milioni di euro,
nei prossimi tre anni sui Gruppi 3 e 4 della Centrale, oltre ai 20 milioni
necessari ad adempiere al Vostro obbligo di demolire i Gruppi 1 e 2 che devono
essere chiusi entro il 31/12/2013, assicurandoci che ci avrebbe fornito i necessari
dettagli informativi.
Sulla base di queste affermazioni, abbiamo emesso un Comunicato, insieme
al Sottosegretario De Vincenti, esprimendo soddisfazione, in funzione delle
positive ricadute occupazionali conseguenti a quegli investimenti, in un territorio
dove la crisi del comparto industriale ha creato disoccupazione ben oltre i
livelli nazionali e comunitari.
Abbiamo successivamente chiesto un chiarimento scritto all’Azienda
riguardo agli investimenti che ci aveva annunciato ed abbiamo ricevuto risposta
dopo ben venti giorni, a seguito di un ulteriore sollecito. Nella nota allegata, tale Francisco Rodriguez, ci
ha comunicato che per i Gruppi 3 e 4 si tratta di spese per miglioramento e
manutenzione (!!), mentre per quanto riguarda i Gruppi 1 e 2, tristemente noti
per il loro impatto ambientale, coronato nella gravissima dispersione d’olio in
mare che ha inquinato 160 chilometri di costa, abbiamo scoperto che non esiste
ancora un progetto per la demolizione quando la chiusura è tra soli due mesi!
Viene difficile rappresentare il rammarico e lo sdegno verso un
comportamento così scorretto e manipolatorio che ci costringe a interrompere qualsiasi contatto
con Dott. Antonanzas che non riconosciamo quale soggetto credibile e riteniamo
che non possa essere rappresentativo di una Azienda, importante come la Vostra.
Come ovviamente sapete, a Fiume Santo state realizzando, da anni,
importanti margini di profitto (quest’anno si parla di oltre 100 milioni di
euro), anche grazie al riconoscimento da parte di Terna di “impianto
essenziale” al sistema elettrico isolano e nazionale. Nonostante tali
favorevoli condizioni, abbiamo compreso
che cercherete di mantenere in servizio il più a lungo possibile l’impianto
esistente con l’obiettivo di massimizzare gli utili, piuttosto che investire in
un nuovo gruppo meno inquinante, come eravate impegnati a fare dal momento in
cui avete rilevato Endesa Italia, precedente proprietaria della Centrale.
Noi non accettiamo ed esigiamo con forza il rispetto dei Vostri obblighi
cominciando dal pretendere
l’avvio immediato della demolizione dei Gruppi 1 e 2 che Vi
ricordiamo essere, appunto, un Vostro obbligo e non una gentile concessione.
Nei prossimi giorni ascolteremo inoltre le Istituzioni locali, Sindacati
e lavoratori per definire le azioni da intraprendere per garantire che il sito
di Fiume Santo costituisca finalmente una opportunità di sviluppo e non di
disoccupazione ed inquinamento, a tutela del territorio sardo.
L’Assessore
Antonio Angelo Liori