martedì 15 ottobre 2013

Centrale Fiume Santo - Riferimento incontro del 18 settembre u.s. presso M.I.S.E.


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Ø  E.ON SE.  E.ON. Platz,1
      40479 Dusseldorf

                    Germania
  c.a.   Johannes Teyssen
Leonhard Birnbaum
Jǿrgen Kildahl
Bernard Reutesberg
Klaus Schäfer

Mike Winkel



                                                      
Oggetto:      Centrale Fiume Santo - Riferimento incontro del 18 settembre u.s. presso M.I.S.E. 


Il 18 settembre u.s. si è tenuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del Sottosegretario Claudio De Vincenti e del sottoscritto Assessore all’Industria della Regione Autonoma della Sardegna. Era presente anche il Vostro rappresentate in Italia, Miguel Antonanzas.
Tema dell’incontro era la Vostra Centrale di Fiume Santo e le nostre preoccupazioni su quell’impianto, condivise con le Istituzioni Locali i Sindacati ed i lavoratori e rese ancora più pressanti dal  riavvio del procedimento penale per il danno ambientale imputato a E.ON per lo sversamento in mare di olio combustibile nel gennaio 2011 nonché dalle dichiarazioni di sciopero del sindacato  volte a sollecitare l’attenzione del Governo riguardo alla minaccia di licenziamento per oltre 100 lavoratori ed alla mancata realizzazione del nuovo Gruppo.
Nella riunione al Ministero, Antonanzas ci ha rappresentato un piano di  investimento da 80 milioni di euro, nei prossimi tre anni sui Gruppi 3 e 4 della Centrale, oltre ai 20 milioni necessari ad adempiere al Vostro obbligo di demolire i Gruppi 1 e 2 che devono essere chiusi entro il 31/12/2013, assicurandoci che ci avrebbe fornito i necessari dettagli informativi.
Sulla base di queste affermazioni, abbiamo emesso un Comunicato, insieme al Sottosegretario De Vincenti, esprimendo soddisfazione, in funzione delle positive ricadute occupazionali conseguenti a quegli investimenti, in un territorio dove la crisi del comparto industriale ha creato disoccupazione ben oltre i livelli nazionali e comunitari.
Abbiamo successivamente chiesto un chiarimento scritto all’Azienda riguardo agli investimenti che ci aveva annunciato ed abbiamo ricevuto risposta dopo ben venti giorni, a seguito di un ulteriore sollecito. Nella  nota allegata, tale Francisco Rodriguez, ci ha comunicato che per i Gruppi 3 e 4 si tratta di spese per miglioramento e manutenzione (!!), mentre per quanto riguarda i Gruppi 1 e 2, tristemente noti per il loro impatto ambientale, coronato nella gravissima dispersione d’olio in mare che ha inquinato 160 chilometri di costa, abbiamo scoperto che non esiste ancora un progetto per la demolizione quando la chiusura è tra soli due mesi! 
Viene difficile rappresentare il rammarico e lo sdegno verso un comportamento così scorretto e manipolatorio che ci  costringe a interrompere qualsiasi contatto con Dott. Antonanzas che non riconosciamo quale soggetto credibile e riteniamo che non possa essere rappresentativo di una Azienda,  importante come la Vostra.
Come ovviamente sapete, a Fiume Santo state realizzando, da anni, importanti margini di profitto (quest’anno si parla di oltre 100 milioni di euro), anche grazie al riconoscimento da parte di Terna di “impianto essenziale” al sistema elettrico isolano e nazionale. Nonostante tali favorevoli condizioni,  abbiamo compreso che cercherete di mantenere in servizio il più a lungo possibile l’impianto esistente con l’obiettivo di massimizzare gli utili, piuttosto che investire in un nuovo gruppo meno inquinante, come eravate impegnati a fare dal momento in cui avete rilevato Endesa Italia, precedente proprietaria della Centrale.
Noi non accettiamo ed esigiamo con forza il rispetto dei Vostri obblighi cominciando dal pretendere                                                    l’avvio immediato  della demolizione dei Gruppi 1 e 2 che Vi ricordiamo essere, appunto, un Vostro obbligo e non una gentile concessione.
Nei prossimi giorni ascolteremo inoltre le Istituzioni locali, Sindacati e lavoratori per definire le azioni da intraprendere per garantire che il sito di Fiume Santo costituisca finalmente una opportunità di sviluppo e non di disoccupazione ed inquinamento, a tutela del territorio sardo.
                                                                                                   L’Assessore
                                                                                              Antonio Angelo Liori       


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