Nella giornata di sabato,
12 maggio, gli uomini della Capitaneria
di Porto – Guardia Costiera di Olbia hanno individuato e sanzionato due pescatori di frodo olbiesi intenti nella raccolta
di molluschi bivalvi vivi, cozze, a
Cala Saccaia.
Nell’ambito dei normali controlli
disposti dal Direttore marittimo, Capitano di Vascello Maurizio TROGU, il
personale, appena giunto in zona, ha localizzato i pescatori, e recuperato
oltre 30 kg di cozze, accertando e contestando una serie di violazioni.
I due, infatti, avevano pescato un quantitativo
vietato, ma soprattutto, si tratta di esemplari raccolti in una zona non
certificata sotto il profilo della salubrità delle acque e quindi sprovvisti
della certificazione che renda il
prodotto sicuro per l’alimentazione, in maniera tale da eliminare tutti i
potenziali rischi per la salute.
Tale controllo ha permesso di
scongiurare un danno ambientale, ma
in particolare un danno per la salute
dei consumatori in quanto secondo la normativa vigente i mitili, prima di
essere immessi in commercio, devono essere comunque stabulati e soggiacere a
rigidi controlli sanitari.
Ai due
trasgressori sono stati dunque contestati due verbali di accertamento di illecito amministrativo, ognuno da 4000 euro,
come previsto dal D.lgs. 04/2012 “normativa
in materia di pesca e Acquacoltura”, unitamente al sequestro del
pescato, del quale è stata certificata la vitalità ed è stato restituito al
proprio habitat mediante la reimmissione in mare nella zona in cui era stato
raccolto.
Tale attività va inquadrata in una più
ampia serie di controlli ambientali e sulla
filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della
Capitaneria di Porto di Olbia, infatti, lo stesso pomeriggio, si è provveduto a
controllare gli stand della “Sagra della
Cozza” organizzata in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono di
Olbia.
Massima collaborazione si è
riscontrata da parte del Comitato Festeggiamenti San Simplicio, al quale sono
andati i ringraziamenti del Direttore Marittimo che ha voluto elogiare la
corretta implementazione delle norme in materia di tracciabilità e
etichettatura del prodotto ittico da somministrare all’utenza cittadina e ai
turisti accorsi per l’evento.
Purtroppo non tutti i commercianti
hanno mantenuto lo stesso virtuoso comportamento degli organizzatori, sono
stati, infatti, elevati tre verbali di
illecito amministrativo ad un altro esercente, esterno al Comitato
Organizzatore, per la mancanza dei documenti previsti in merito alla
tracciabilità ed etichettatura per circa 30 kg di prodotto ittico e per
intralcio all’attività di controllo pesca, per un totale di circa 7000 euro.
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OLBIA 14/05/2018
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