lunedì 15 novembre 2021
RICORDO FLOREALE PER I CADUTI DI NASSIRYIA.
presentazione libro
• A conclusione delle attività del biennio 2019- 2021, il comitato celebrativo capitano di Vascello MOVM Carlo Avegno procederà alla presentazione del libro contenente gli “Atti del convegno di storici-cultori sulla "Battaglia di La Maddalena (9-13 settembre 1943)"
col seguente calendario: 15 Nov. ore 1700 La Maddalena Sala Consiliare Comune, 17 Nov. ore 1700 Sassari Sala Fondazione di Sardegna,19 Nov. ore 1700 Cagliari sala Consiliare Comune. Attraverso il convegno di storici e studiosi, parte integrante delle attività celebrative svoltesi sotto il patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri e l’adesione della residenza della Repubblica, il comitato, ottenuto il riconoscimento del comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale nell’assise di metà Luglio 2019, si prefiggeva l’obiettivo di riportare alla memoria nazionale e divulgare la vicenda della resistenza armata condotta tra il 9 e il 13 sett.43 nella piazzaforte di La Maddalena, contro il colpo di mano di forze d’élite tedesche messa in opera all'indomani della proclamazione dell’”Armistizio”. L’opera appassionata di ricerca di studiosi sardi ha consentito di appurare fatti e circostanze di questo Evento, che, rimasto nel cono d’ombra di quella” che Raymond Aron definiva la “Grande Storia scritta con lettere di Sangue”, è, di fatto il primo esempio nazionale di resistenza armata, spontanea, e interforze di Marinai, Artiglieri e Carabinieri, che, opportunamente guidati e motivati dai rispettivi comandanti, corroborati dalla presenza di operai dell’Arsenale.peone
venerdì 5 novembre 2021
FUTURI ARCHITETTI
DA ZURIGO ALLA GALLURA: I FUTURI ARCHITETTI STUDIANO L’ARCHITETTO ALBERTO PONIS
Servizio fotografico diValeria Serra
Si è concluso a Palau il seminario residenziale
“The stones of Sardinia” ideato e organizzato dalla facoltà di architettura dell’ETH
di Zurigo, il prestigioso politecnico svizzero che ha formato Albert Einstein e
altri numerosi premi Nobel. È la docente Annette Spiro ad accompagnare venti
studenti, alcuni prossimi alla laurea, tra le rocce costiere della Gallura e quelle
architetture di eccellenza che sono riuscite ad inserirsi nel paesaggio di
pietra come ne facessero parte da sempre. Soggetto privilegiato sono
soprattutto le opere dell’architetto Alberto Ponis, a cui lo stesso politecnico
dedicò una mostra nel 2018.
I giovani futuri architetti di nazionalità
diverse (svizzeri, tedeschi, austriaci, serbi, ungheresi e cinesi) sono stati
cinque giorni in Sardegna per affinare uno dei principali strumenti di
progettazione: il disegno dal vero. Sembra un paradosso nell’era di AutoCAD e
dei programmi computerizzati dare rilevanza al disegno a mano; eppure i più valenti
architetti cercano la prima ispirazione di un progetto sempre nell’immediatezza
di uno schizzo. La lettura di un contesto in cui inserirsi trova la sua prima
grammatica nei tratti nati da uno sguardo che genera immaginazione e si traduce
in segno. Alberto Ponis ne è maestro: architetto genovese che dopo gli studi a
Firenze e le prime esperienze professionali a Londra, dai primi anni Sessanta
ha vissuto e lavorato in Sardegna scegliendo Palau come base. Un approccio, il
suo, di architettura umanistica, forgiata dall’irripetibile morfologia del
paesaggio gallurese. In una natura ancora selvaggia, si è formata la sua
poetica.
Le sue trecento case realizzate in quasi
cinquant’anni (in gran parte tra Porto Rafael e Costa Paradiso) sono diventate oggetto
di studio in tutto il mondo. Per il loro mimetismo in uno scenario morfologico
che sempre assecondano magistralmente. Stupore negli occhi degli studenti che in
questo eccezionale spazio tra rocce e mare, si muovono con blocchi di carta e
matite in mano. Tra i patii delle sue dimore più celebri, quelle che si fondono
alle pieghe dei tafoni; nei percorsi ricavati tra i graniti, di fronte alla
bellezza semplice e aurea del piccolo Yacht Club Punta Sardegna. Ma anche tra
le maestose proporzioni della Batteria di Monte Altura. E tra altre
significative architetture come la dimora di Marco Zanuso sulla spiaggia di
Barca Bruciata o La Cupola che Dante Bini costruì per Michelangelo Antonioni in
Costa Paradiso. Annarita Ponis, ingegnere che ha lavorato per decenni a fianco
del suo consorte, guida il gruppo nelle location designate, raccontando loro
storie e circostanze nelle quali le architetture sono nate. Un modo diverso di
esplorare e far scoprire uno dei volti della Sardegna; quello cha ha saputo
armonizzare contemporaneità e paesaggi millenari. Il lavoro di Alberto Ponis ha
portato a Palau architetti molte altre volte da ogni parte del mondo; e
studenti non solo da Zurigo ma negli anni recenti anche dal politecnico di Oslo
e dall’accademia di architettura di Mendrisio. Nel settembre di un anno fa, a
Cagliari presso la Fondazione di Sardegna, Ponis ha ricevuto dall’Istituto Nazionale
di Architettura In Arch-anche il Premio alla Carriera. peone ha collaborato Valeria Serra