Gli auspici degli amministratori civici e degli operatori commerciali legati al turismo, nel 2022, pare, si concretizzino. La stagione vacanziera, inaugurata nel mese di aprile, in occasione delle festività pasquali, si protrae fino a tutto il mese di ottobre. L’arcipelago è letteralmente invaso, gli ospiti giungono da ogni regione d’Italia e, finalmente, ritornano gli stranieri: i francesi- e la loro ricomparsa suscita emozione fra gli isolani che ricordano i bei tempi del Club Méd e ha il sapore di amarcord- gli olandesi, gli spagnoli, persino i cechi e i polacchi. Il turismo diventa la voce principale dell’economia locale, ben vengano gli escursionisti giornalieri, e i clienti dei pochi alberghi esistenti, insufficienti peraltro a soddisfare le richieste di accoglienza e di servizi, che aumentano in maniera esponenziale. I residenti sono costretti a rinunciare a una minima parte del loro comfort abituale e non battono ciglio: ci sono code nei supermercati, il traffico è caotico, le spiagge sono affollate e non si può stendere neppure un asciugamano, e a fine settembre sembra di essere a Ferragosto. I sacrifici si sopportano, per assicurare un futuro più roseo alle generazioni future, così i giovani non si trovano costretti ad abbandonare l’isola e a cercare fortuna altrove, si sostiene. E la città non subisce il temuto crollo demografico. L’ottimo andamento della stagione favorisce anche l’occupazione nel settore. A differenza di altre località di richiamo, dove è arduo reperire manodopera stagionale, soprattutto nell’ambito della ristorazione, sembra che, anche sotto questo aspetto, La Maddalena, sia in controtendenza: cresce e si prolunga il movimento, aumentano le attività di servizio, è necessaria un’aliquota maggiore di operatori per garantirle ”. I bar e i ristoranti, infatti, lavorano a pieno regime, non soltanto nei mesi di luglio e di agosto, quando c’è il pienone, ma anche a giugno e a settembre. Gli alberghi e i b&b sono in overbooking anche per le prime settimane di autunno. Beneficiano del “boom” anche le restanti attività commerciali e artigianali: si sta determinando un’economia indotta legata alle vacanze. Era ora! Cosa sta accadendo, rispetto al recente passato? Forse, si sta riservando un’attenzione maggiore all’attività di programmazione? La massa salariale e le pensioni elargite dallo Stato diminuiscono perentoriamente e gli isolani sono obbligati a fare di necessità virtù? Lo valuteremo nel medio e nel lungo periodo, nutrendo la speranza che tutto questo bendidio venga somministrato per tantissimi anni ancora e non sia determinato da scelte temporanee e da tendenze del momento.