La città di La Maddalena iniziata a popolarsi attorno al 1770, sorge a sud dell’isola principale e si affaccia verso il comune di Palau.
Le prime tracce di frequentazione umana risalgono al neolitico (vi sono stati ritrovamenti nei tafoni verso le spiagge di Spalmatore). Nel medioevo il suo territorio, appartenente al giudicato di Gallura, fu abitato solo da alcuni monaci, per poi essere abbandonato fino al XVII secolo, quando vi si stabilirono dei pastori còrsi provenienti dall’Alta Rocca.
Ancora poco popolato, il ministro sabaudo Bogino lo fece occupare, nel 1767, da un distaccamento militare: tre anni più tardi nacque il primo agglomerato urbano a Cala Gavetta e così, in venti anni, si assistette a un significativo sviluppo in tutto l’arcipelago.
Il 23 febbraio 1793 l’isola dovette fronteggiare il tentativo d’invasione dell’esercito francese al cui comando c’era un giovanissimo ufficiale corso di nome Napoleone Buonaparte. I francesi vennero fermati dalla flotta sarda comandata dal maddalenino Domenico Millelire, che divenne la prima medaglia d’oro al valor militare della marina italiana. Allorché i francesi attaccarono la Sardegna, una squadra di 32 navi comparve nel febbraio a La Maddalena e ne bombardò il forte e il borgo, difesi da circa 500 uomini. Napoleone, che faceva parte del corpo di spedizione, tentò uno sbarco e vi riuscì occupando l’isola di Santo Stefano; ma i sardi lo contrattaccarono e lo costrinsero a ripiegare e ad imbarcarsi, finché la squadra francese dovette desistere dall’impresa.
All’inizio del XIX secolo l’isola fu scelta come base per il blocco contro i francesi deciso dall’ammiraglio inglese Horatio Nelson.
Nel 1856 l’isola di Caprera divenne dimora di Giuseppe Garibaldi.
La Maddalena e l’intero arcipelago sono compresi all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, un’area protetta marina e terrestre di interesse nazionale e comunitario. Rinomata località turistica, ha nel suo territorio molte spiagge, come la celebre Spiaggia Rosa, arenile a massima protezione ambientale situato a nord ovest dell’Arcipelago nell’isola di Budelli, famosa per essere stata il set del film Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni.
L’arcipelago è noto anche per essere stato l’ultima dimora dell’Eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi che costruì, a Caprera la famosa “Casa bianca”, oggi casa Museo aperta al pubblico. Nel sito è possibile visitare la tomba dove riposa il Generale, figura simbolo del Risorgimento Italiano.
La piazzaforte militare ha rappresentato la principale risorsa economica per almeno un secolo ma oggi ha perso molta della sua importanza strategica considerato anche che la base statunitense di appoggio sommergibili presente sull’isola di Santo Stefano è stata dismessa definitivamente il 25 gennaio 2008. Tuttavia, l’isola ospita ancora una Scuola Sottufficiali della Marina Militare Italiana, oltre a essere sede di Compartimento Marittimo e dell’importante centro di controllo del traffico marittimo delle Bocche di Bonifacio.
Molto importante per l’economia maddalenina è stata per quasi due secoli la cava di granito situata presso Cala Francese, rinomata per la qualità del materiale: infatti le ‘opere’ realizzate dagli scalpellini maddalenini venivano richieste in tutto il mondo. Importante è stato anche il Mercato di La Maddalena, situato vicino al comune, che negli anni ha perso molti negozi interni.
La pesca è poco praticata e quasi esclusivamente con nasse e reti a causa della zona scogliosa e del parco protetto.
Il turismo balneare e naturalistico grazie anche al parco marino transfrontaliero, rappresenta senz’altro il futuro di questo arcipelago. La Maddalena è rinomata in tutto il mondo per le sue spiagge e per la limpidezza e la trasparenza delle sue acque che ricordano quelle caraibiche. Le più importanti spiagge maddalenine sono:
– Bassa Trinita
– Spalmatore (e l’adiacente Costone)
– Monti d’a Rena (che prende il nome dalla montagna di sabbia sul lato destro)
– Carlotto (Cala Francese)
– Cala Lunga
– Punta Tegge (con la sua ampia scogliera)
– Nido d’Aquila
– Abbatoggia (le spiagge del Morto, dello Strangolato e altre piccole insenature)
L’isola è raggiungibile esclusivamente via mare da Palau, con collegamenti anche notturni e intervallo massimo di un’ora. Il prospetto degli orari dei collegamenti, variabili da stagione a stagione, è approvato con ordinanza della locale Capitaneria di Porto.
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