I
Circa 15
atleti della fitness di Nino Spinelli che giornalmente escono a percorrere i
sentieri di Caprera sono stati protagonisti di una bella avventura che li ha
coinvolti per diverse ore per salvare un
capretto che li ha richiamati ad individuare il suo belato straziante
proveniente dall’interno della spaccatura di una roccia.
Era un
piccolo capretto incastrato tra i graniti che presentava un’escoriazione alla zampa. Non riusciva a
venirne fuori perché troppo stretto il
passaggio ed aveva ancora un pezzo del cordone ombelicale attaccato a sè. Fine
dell’escursione, delle arrampicate, corse folli e bagni di fango per salvare il
piccolo capretto. << Nella nostra immaginazione - ha detto Nino Spinelli
- che tende ad umanizzare i comportamenti animali, a volte sbagliando, eravamo
sicuri di poterlo salvare anche perché molto prima durante il percorso non
lontano da Cala Coticcio avevamo visto una sola capra bianca aggirarsi in
quella zona che rivolgeva il belato nella vegetazione verso il mare.>> Gli enti preposti chiamati
hanno detto di lasciarlo lì. Intano il
buio avanzava, il periocolo dei cinghiali e due rapaci che sorvolano la zona, prosegue Spnelli –siamo
andati alla ricerca di altre capre portandocelo dietro, che però lo hanno
rifiutato. In maniera insperata, ad un passo dall’arrivo, la capra Bianca
ritorna sulle vette a farsi sentire.
1. Posiamo dolcemente ed in maniera visibile il
capretto che, una volta lasciato a terra, ha
cominciato a belare. La madre - e...forse il padre- si dirigono correndo
verso il cucciolo, per poi subito accudirlo e allattarlo.>> Ora il
capretto è al sicuro con la mamma , ma la scena dell’incontro rimarrà
indelebile nelle menti degli sportivi prima , salvatori dopo che neppure Super
Quark riuscirà a farli rivivere. Solitamente è Nino a farci scoppiare il cuore,
a sto giro ce lo ha strizzato un tenero capretto ❤️🐐