OPERAZIONE CONTRO
L’OCCUPAZIONE
ABUSIVA E LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Settimana
intensa di controlli, quella appena trascorsa, condotta dal personale
militare
della Guardia Costiera di Olbia, coordinato dal capitano di vascello Maurizio
Trogu;
diverse attività di polizia giudiziaria, infatti, sono state portate a termine
sulle
spiagge
libere e sui tratti di costa altamente frequentati da bagnanti lungo tutto il
compartimento
marittimo. L’attività ha consentito di individuare tratti di arenile e
specchio
acqueo occupati abusivamente, permettendone la restituzione all’uso libero
e pubblico
dei cittadini.
La serie di
mirati controlli hanno interessato diverse località balneari del territorio ed
hanno
permesso di individuare delle occupazioni abusive con attrezzature da
spiaggia e
unità da diporto, sia da parte di strutture ricettive che di privati, in
particolare
nelle spiagge di Murta Maria, Le Saline e Cala Girgolu. In quest’ultima si è
proceduto al
sequestro di una quarantina di unità da diporto tra natanti, kayak, canoe
e tavole da
surf nonché di numerosi ombrelloni e sdraio che limitavano la libera
fruizione
dell’arenile e dell’antistante specchio acqueo. I trasgressori sono stati
denunciati
all’Autorità Giudiziaria per l’occupazione abusiva di specchio acqueo
mediante
utilizzo di boe dove venivano ormeggiate le unità, peraltro nella zona entro
la fascia di
sicurezza dei duecento metri riservata alla balneazione, mentre le
attrezzature
da spiaggia rinvenute sugli arenili in orario non consentito (dal tramonto
all’alba,
come disposto dall’Ordinanza balneare della Regione Sardegna), sono state
sequestrate
e attualmente tenute in custodia dalla Capitaneria di Porto di Olbia in
attesa che i
proprietari ne richiedano la restituzione previo pagamento della sanzione
amministrativa.
I controlli
sulle spiagge libere proseguiranno per tutta la stagione balneare ed in
particolare
nel mese corrente, al fine di consentire la migliore fruizione del mare da
parte di
tutti coloro che vorranno godere delle bellezze della Sardegna.
Congiuntamente
all’attività a terra prosegue poi l’attività a mare, nell’area marina
protetta di
Tavolara Capo Coda Cavallo e lungo tutto il litorale con mirati controlli
finalizzati
al rispetto delle norme di tutela dell’ambiente e della biodiversità e sulla
filiera
ittica oltre al rispetto delle norme in materia di sicurezza delle unità sia
esse da
diporto che dedite
al trasporto passeggeri.
La
Motovedetta CP 273 ha provveduto al recupero e sequestro di una rete da pesca,
posizionata
all’interno della zona “C” di riserva parziale dell’Area Marina Protetta di
Tavolara -
Capo Coda Cavallo, e di 85 nasse posizionate nelle acque antistanti il
porto di
Cala Gonone; tali strumenti da pesca risultavano essere segnalati in maniera
difforme
dalla normativa vigente rappresentando un pericolo per la sicurezza della
navigazione.
Tutta
l’attività posta in essere si inserisce nel contesto dell’operazione “Mare
Sicuro
2018” che la
Guardia Costiera esercita nel corso della stagione estiva a tutela della
sicurezza e
della legalità al fine di garantire una corretta, consapevole e serena
fruizione
del mare da parte dell’utenza, assicurare in ogni momento un pronto
intervento
in caso di emergenza in mare, garantire la difesa dell’ambiente e degli
ecosistemi
marini.