mercoledì 2 gennaio 2019

VISITA DEL RAPPRESENTANTE DELLA LEGA DARIO GIAGONI


·      Il presidio di occupazione dell'ospedale di La Maddalena, Paolo Merlo continua. Continua perché non ostante le risposte avute, i risultati non sono arrivati. Continua -scrivono  Aldo Pireddu,  Lia Salvi, Giovanni Battista Scotto e  Mauro Cercignani per i presidianti - perché anche il depauperamento dei servizi sanitari prosegue, inesorabile, ma costantemente. Per tenere alta l’attenzione hanno presidiato anche il giorno di Natale e quello di capo d’anno . Un capodanno alternativo.  Un capodanno passato a difendere un diritto di tutti che altri  stanno portando via.<<  Un capodanno lottando,-dicono - senza colori politici e senza bandiere,  mettendo a disposizione la nostra determinazione e lealtà. Un capodanno trascorso tra amici, fatto di pacche di incoraggiamento, abbracci e strette di mano.>> Il giorno che tutti trascorrono in casa o altrove loro , assieme al vice segretario regionale della lega Dario Giagoni, hanno brindato e trascorso  quel giorno in allegria attendendo il nuovo anno con la speranza che tutto possa cambiare. Loro si considerano ancora  con le mani pulite, oneste, belle <<  forse un poco insicure ma pulite e oneste, mostrate con l'orgoglio. Mani esibite perché tenute in tasca non sono utili. Un capodanno alternativo con l'orgoglio di essere uniti, di essere comunità.>> Continueranno
perche chiedono che venga fornita una garanzia di sanita pubblica in un territorio disagiato geograficamente e lontano dalla politica, i presidianti, chiedono sicurezza per i cittadini di La Maddalena e per le migliaia di turisti che visitano la Gallura. Chiedono che vengano garantiti i servizi sanitari primari: pronto soccorso avanzato, punto nascite, pediatria, piccola chirurgia.>> Tutti vogliono che  vengano mantenuti e ripristinati nella loro efficienza servizi di dialisi, camera iperbarica d'emergenza. Continueranno a presidiare e a occupare il Paolo Merlo perchè la salute non può e non deve essere un solo calcolo economico. << Chiediamo – proseguono -con forza la collaborazione di tutte le forze politiche che difendono il nostro territorio. Solleciteremo i sindacati perché la chiusura di reparti e ospedali avrà ripercussioni sugli operatori generando esuberi e trasferimenti. >> Vogliono essere  di pungolo alle amministrazioni perché la chiusura di servizi e l'insicurezza invoglia l’abbandono e l'emigrazione. <<  Qualcuno sperava che la nostra azione si indebolisse con il tempo e fiaccasse la volontà dei presidianti, sbagliando. Continueremo con più vigore e determinazione. PEONE










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