Annalisa
Manca , imprenditrice nel comparto turistico lancia un grido d’allarme per l’ ‘industria turistica sarda in un momento
davvero particolare per tutti , ma in special modo delle migliaia aziende
turistiche che operano in Sardegna e che creano quel volano economico pari al
7% del PIL regionale.
<< L’industria turistica- prosegue Manca- insieme
a tutta filiera che le gravita attorno per la fornitura di prodotti e servizi
(bar, ristoranti, artigiani, guide turistiche ecc), crea un bacino di
lavoratori molto importante. >> A
giudizio della imprenditrice proprio il turismo è stato il settore più colpito
dall’attuale emergenza sanitaria, ma sul turismo nessuna informazione che
faccia presupporre un epilogo positivo per le aziende. << Ad oggi nessun
aiuto e azione concreti sono stati previsti dai vari DPCM governativi, se non
quello di indebitarsi ulteriormente con le banche, (solo se in possesso di
determinati requisiti). La riapertura prevista per giugno, nemmeno sicura,
porterà inesorabilmente alla morte di centinaia di piccole aziende che, già
stremate dal fisco e dalla crisi, non riusciranno a rialzare le serrande.>>
Ritiene che tutto questo sia oltremodo vergognoso e gravissimo.<< Abbiamo
bisogno di provvedimenti immediati che tutelino il nostro settore, si potrebbe
partire con il sostegno finanziario a fondo perduto e la cancellazione dei
tributi per tutto il 2020 per tutte le aziende e sostegno per chi assume con
sgravi fiscali. Sviluppare e progettare un piano di rientro alla normalità
incentivando il turismo regionale e nazionale con bonus e sconti per chi
sceglie la nostra terra come meta turistica, voucher per visite ai musei,
spiagge e parchi archeologici, sospensione o dimezzamento del prezzo dei
parcheggi a pagamento. >> Le categorie non vogliono essere lasciati da
parte e non vogliono
essere lasciati da parte e non vogliono condannare
migliaia di famiglie all’assistenzialismo come unica opportunità di
sopravvivenza.peone