Franco
Carraro, presidente Smeralda Holding: “Ringrazio
gli
amministratori che hanno saputo gestire e conservare questo territorio
nel
migliore dei modi”
Franco
Mulas, Area manager Costa Smeralda: “Se siamo qui dobbiamo ringraziare
tutti i produttori che credono in questo progetto”
Roberto
Ragnedda, sindaco di Arzachena: “Il Festival è un punto di riferimento per
l’inizio della stagione e rappresenta un ottimo progetto di marketing
territoriale che promuove le nostre unicità”
PORTO
CERVO. Con il taglio del nastro della madrina Elisa Maino, giovane
scrittrice e influencer di 20 anni, che conta circa 9 milioni di follower tra
Instagram e Tiktok, è stata inaugurata questo pomeriggio la 12esima edizione
del Porto Cervo Wine & Food Festival. Alla cerimonia hanno preso
parte Franco Carraro, presidente di Smeralda Holding; Franco Mulas, Area
manager Costa Smeralda e Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena.
“Dobbiamo
ringraziare gli amministratori del territorio di Arzachena, presenti e passati,
per il modo in cui sono riusciti, con grande merito, a salvaguardare la qualità
e bellezza di questo paesaggio – ha sottolineato Franco Carraro, presidente
di Smeralda Holding, nel suo intervento -. La stessa qualità che troviamo
nelle persone che lavorano da noi, gran parte delle quali sono sardi che hanno
imparato il mestiere nella scuola alberghiera di Arzachena”.
Il
Festival è organizzato dall’Area Costa Smeralda, gestita da Marriott
International, per conto di Smeralda Holding, che annovera oltre 20
ristoranti e bar, quattro hotel di lusso (Hotel Cala di Volpe, Romazzino,
Pitrizza e Cervo), un Conference center e un Golf club, di proprietà di Qatar
Investment Authority.
“Dopo
tre anni di pausa forzata a causa del Covid è davvero un onore e piacere
ritrovarsi qui al Porto Cervo Wine & Food Festival – ha sottolineato Franco
Mulas, Area manager Costa Smeralda -. Devo ricordare che si tratta di una
manifestazione gestita da privati e se siamo qui dobbiamo ringraziare i
produttori, i quali credono nel progetto. Noi riteniamo, in qualità di
compagnia internazionale, sia come Qatar Investment Authority, sia come
Smeralda Holding, sia come Marriott, che sia un nostro preciso dovere
supportare questo incontro tra diversi processi, operativi e produttivi. Siamo
convinti che un territorio non possa crescere se le imprese e le persone che ne
fanno parte non cooperano per crescere insieme. Vorrei ringraziare le persone
che lavorano insieme a noi, sono loro il vero segreto del successo della Costa
Smeralda”.
“Il
Porto Cervo Wine & Food Festival rappresenta un punto di riferimento per
l’inizio della stagione turistica. Voglio congratularmi con Franco Mulas per
averla ideata e per aver dato risalto a un elemento cardine della nostra
identità territoriale: il vino – ha spiegato Roberto Ragnedda, sindaco di
Arzachena -. L’evento è un ottimo strumento di marketing territoriale che
serve per promuovere la nostra unicità”.
IL
FESTIVAL. La dodicesima edizione del Porto Cervo Wine
& Food Festival, inaugurata questo pomeriggio con il taglio del nastro
al Conference Center di Porto Cervo, presenta fino a domenica 14 maggio
un’offerta esclusiva per la presenza di produttori di primo piano del panorama
enologico: 60 aziende, nazionali e internazionali e 20 espositori del food
parteciperanno all’evento. Degustazioni, talk show sulle tendenze del mondo
del vino ma anche, secondo tradizione, molto glamour.
Ci
sarà una coppia di stelle per un evento unico. Il
Porto Cervo Wine & Food Festival 2023, infatti, presenta un programma di
livello assoluto, a cominciare dalla cena di gala di domani, sabato 13
maggio che si svolgerà all’Hotel Cala di Volpe, nella quale si
esibiranno, uno dopo l’altro, due artisti: Simona Molinari, una delle migliori
interpreti della musica pop-jazz italiana, tra le cantautrici più raffinate ed
evolute musicalmente degli ultimi venti anni. Ci sarà poi Nesli, rapper
marchigiano autore di diversi brani di successo.
LE
DEGUSTAZIONI. Si svolgeranno all’interno del Conference
Center di Porto Cervo, fino a domenica al 14 maggio, alla presenza dei
migliori produttori wine e food. Al Conference Center saranno presenti i
“magnifici 80”, ossia i 60 espositori di vino e i 20 del food: l’edizione 2023
potrà contare su aziende storiche di fortissimo richiamo e new entry di
prestigio. Inoltre, è stata consolidata la presenza dei marchi sardi: dei 60
espositori di vino e spirits, circa il 50% sono sardi.
EVENTI
“FUORI FIERA”. Una delle grandi novità della
dodicesima edizione del Porto Cervo Wine & Food Festival è rappresentata
dagli eventi “Fuori fiera”, una collana di appuntamenti glamour aperti
al pubblico che si svolgeranno in due ristoranti dell’Area Costa Smeralda, il Pomodoro
e il Quattro Passi al Pescatore. Cocktail d’autore, dj e buone vibrazioni
a disposizione del pubblico: l’ingresso è gratuito, drink a 10 euro.
IL
TALK. Questa mattina a La Pergola in Giardino,
nella piazzetta di Porto Cervo, si è svolto il primo dei talk show previsti nel
programma, su un tema molto dibattuto nel mondo del vino: “Cambiamenti
climatici: evoluzione enogastronomica – il cibo e il vino del futuro. Come si
stanno adeguando i viticoltori, i produttori al cambiamento climatico in
atto?”.
Il
dibattito è stato coordinato da Alessandro Torcoli, direttore della rivista
“Civiltà del bere”. “L’Ipcc (il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti
climatici, istituito dalle Nazioni Unite, ndr) ha pubblicato il report 2023: si
tratta della più esaustiva ed aggiornata rassegna della conoscenza scientifica
sui cambiamenti climatici – ha spiegato Torcoli -. L’aumento di temperatura
globale previsto per i prossimi anni sarà di 1,5 gradi e per limitarne gli
effetti bisognerebbe tagliare le emissioni del 60% entro il 2030. Un obiettivo
utopico, perché l’umanità non è pronta. Siamo davanti a cambiamenti che
prevedono eventi climatici sempre più estremi e frequenti, come grande siccità
alternata a piogge improvvise”.
Ha partecipato al talk anche Andrea Pala,
miglior giovane enologo d’Italia nel 2021, che ha fatto il punto sugli
accorgimenti enologici per realizzare vini in linea con le esigenze di mercato.
“I consumatori chiedono vini con gradazioni alcoliche sempre più basse, mentre
i cambiamenti climatici in atto favoriscono la produzione di vini con una
gradazione alcolica sempre più alta – ha spiegato Pala -. Per risolvere questo
problema è necessario trovare un punto di incontro tra il lavoro nei campi e
quello nella cantina”.
Luca
Mercenaro, docente di Viticoltura dell’Università degli Studi
di Sassari, ha parlato sia delle tecniche colturali che aiutano a calmierare
gli effetti del cambiamento climatico in atto, sia della valorizzazione del
patrimonio ampelografico isolano. “In
Sardegna esistono circa 250 varietà di uve differenti, si tratta di un
patrimonio da valorizzare e in effetti i cambiamenti climatici stanno
riportando in auge alcuni di questi vitigni – ha detto Mercenaro -. In passato
i nostri padri hanno abbandonato la coltivazione di tanti vitigni autoctoni che
maturavano male perché soffrivano troppo il freddo. Di conseguenza con
l’innalzamento delle temperature stiamo ridando valore a quei vitigni che
rischiavano di essere dimenticati”.
Sono
poi intervenuti Davide Sordi, area manager del Nord Ovest Italia e
Sardegna dei Vivai Cooperativi Rauscedo, che ha descritto i nuovi cloni,
portinnesti e incroci messi a punto nell’ottica di affrontare al meglio il
“climate change”; poi Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, presidente
e direttore della testata specializzata Wine Meridian, hanno completato un
intervento ponte con la giornata di domani, nel cui talk si parlerà dei nuovi
strumenti a sostegno delle relazioni create grazie all’enoturismo.
Il 14 maggio alle 10,30, a La Pergola in Giardino,
nella piazzetta di Porto Cervo, ci sarà poi un workshop tenuto dal professor
Marcello Acciaro, sessuologo clinico, insieme al cardiologo Giuseppe
Sabino, che sveleranno i segreti del vino legati alla salute e all’eros. Il
talk show di domani, invece, che sarà sempre alle 10,30, a La Pergola in
Giardino, nella piazzetta di Porto Cervo, si intitola “E-commerce: nuove
tecnologie a sostegno della vendita – I nuovi mezzi di comunicazione e la
vendita del vino: un rapporto giovane da comprendere e sviluppare”.