Dopo lo
stop forzato dalla pandemia, si ritrovano a La Maddalena medici, fisioterapisti,
ricercatori, volontari, velisti e pazienti affetti da Sclerosi Multipla per
il progetto di ricerca “Stile di vita, nutrizione e vela”.
A La Maddalena, il 23 Maggio,
riprende, dopo la pandemia, l'esperienza che vede impegnati alcuni pazienti
affetti da sclerosi multipla a confrontarsi con cinque alleati: l’alimentazione,
l’ambiente, l’esercizio fisico, il benessere mentale e la sfida della vela.
La continua attività dei ricercatori della Fondazione Don Gnocchi, con
la raccolta dati dimostra come la partecipazione a questo programma
riabilitativo ad elevato impatto psicofisico può mobilitare risorse
inaspettate.“Le regole per adottare uno stile di vita sano e
un’alimentazione corretta, con azione sinergica a quella dei farmaci specifici,
sono oggi basate su evidenze scientifiche” spiega Laura Mendozzi, neurologa
del Centro “Don Gnocchi”, che vanta la pubblicazione del progetto sulla
rivista scientifica "International
Journal of Physical Medicine & Rehabilitation”.
L’iniziativa è finanziata dalla Regione
Sardegna, pensata ed organizzata da Acque Libere grazie alla
preziosa collaborazione del Centro Sclerosi Multipla IRCCS Santa
Maria Nascente Fondazione
Don Carlo Gnocchi e
dell’associazione CiboèSalute. I pazienti saranno ospitati
all’interno del CEA, Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali,
sull’isola di Caprera, messo a disposizione dal Parco Nazionale
Arcipelago di La Maddalena che conferma un rapporto di fiducia e collaborazione
con Acque Libere.
Il programma prevede dunque corsi di vela - attivati e gestiti dai
volontari dell’Associazione maddalenina, specializzati in corsi velici per
disabili - escursioni e lezioni alla scoperta della storia e delle bellezze
paesaggistiche dell’arcipelago, una sana e corretta alimentazione
elaborata dalla Dottoressa biologa nutrizionista Valentina Rossi
dell’associazione CiboèSalute ed una terapia fisioterapica costante e mirata
da parte dello staff dell’Ospedale milanese.