venerdì 14 aprile 2017

NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI PESCA E ACQUACOLTURA: IL CONTRAMMIRAGLIO PIETRO VERNA PREPARA GLI “ADDETTI AI LAVORI” DELLA DIREZIONE MARITTIMA DI OLBIA.








Quattro giorni intensi, dedicati alla formazione e all’aggiornamento in materia di pesca e acquacoltura, hanno interessato il personale della Guardia Costiera della Direzione Marittima di Olbia ed i maggiori operatori del settore ittico del nord Sardegna.
Alla luce delle modifiche apportate dalle recenti norme comunitarie, confluite nella Legge n. 154 del 28 luglio 2016, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha deciso aggiornare operatori del settore e militari addetti ai controlli direttamente sul posto, tenendo due veri e propri incontri formativi presso gli uffici delle Autorità marittime di Olbia ed Alghero, e coinvolgendo nelle stesse sedi, per altre due giornate, le associazioni di categoria, i pescatori locali e gli operatori del settore.
Della formazione del personale si è occupato direttamente il Contrammiraglio Pietro Verna, Capo Reparto Pesca Marittima del Comando Generale che ha scelto proprio la Capitaneria di Olbia e l’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, quali sedi per la formazione e l’informazione dell’utenza di riferimento.
Gli incontri formativi si sono svolti dal 10 al 13 aprile e hanno permesso di chiarire i numerosi dubbi discendenti dall’applicazione delle nuove norme, in favore dei controllori e dei controllati, così da fugare ogni eventuale futuro dubbio su comportamenti da porre in essere e sanzioni in cui si può incorrere.
Le competenze della Guardia Costiera in materia di pesca impongono, infatti, un puntuale e costante aggiornamento professionale del personale qualificato e specializzato, al fine di salvaguardare le specie marine protette e tutelare l’ambiente marino e costiero; ma l’attenzione è stata rivolta soprattutto all’attività di sensibilizzazione delle associazioni di categorie, dei pescatori e degli utenti dell’ambiente costiero, primi garanti di un sistema eco-marino “sano”.
Grande impegno quindi della Capitaneria di Porto di Olbia, che continua le operazioni di vigilanza e controllo per la repressione delle attività illegali sulla filiera ittica, finalizzate a garantire al consumatore l’alta qualità dei prodotti ittici destinati al consumo.
E proprio nella giornata di ieri, in applicazione della nuova Legge, i militari hanno concluso due importanti operazioni complesse: la prima ha portato alla contestazione di illeciti relativi alla mancata etichettatura dei prodotti ittici, a carico di un operatore che con un camion stava esportando prodotto ittico verso la penisola per un ammontare di 1500 euro; la seconda ha invece interessato un pescatore locale, a cui sono state sequestrate le reti da pesca, poiché non conformi alla legge e quindi dannose per l’ambiente marino.
Solo attraverso il rispetto delle vigenti normative in materia di pesca si realizza la tutela dell’ecosistema e del consumatore finale, garantendo la qualità degli alimenti sulle nostre tavole.


  

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