Quattro giorni intensi, dedicati alla formazione e
all’aggiornamento in materia di pesca e acquacoltura, hanno interessato il
personale della Guardia Costiera della Direzione Marittima di Olbia ed i
maggiori operatori del settore ittico del nord Sardegna.
Alla luce delle modifiche apportate dalle recenti norme
comunitarie, confluite nella Legge n. 154 del 28 luglio 2016, il Comando
Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha deciso aggiornare operatori
del settore e militari addetti ai controlli direttamente sul posto, tenendo due
veri e propri incontri formativi presso gli uffici delle Autorità marittime di
Olbia ed Alghero, e coinvolgendo nelle stesse sedi, per altre due giornate, le
associazioni di categoria, i pescatori locali e gli operatori del settore.
Della formazione del personale si è occupato direttamente il
Contrammiraglio Pietro Verna, Capo Reparto Pesca Marittima del Comando Generale
che ha scelto proprio la Capitaneria di Olbia e l’Ufficio Circondariale
Marittimo di Alghero, quali sedi per la formazione e l’informazione dell’utenza
di riferimento.
Gli incontri formativi si sono svolti dal 10 al 13 aprile e
hanno permesso di chiarire i numerosi dubbi discendenti dall’applicazione delle
nuove norme, in favore dei controllori e dei controllati, così da fugare ogni
eventuale futuro dubbio su comportamenti da porre in essere e sanzioni in cui
si può incorrere.
Le competenze della Guardia Costiera in materia di pesca
impongono, infatti, un puntuale e costante aggiornamento professionale del
personale qualificato e specializzato, al fine di salvaguardare le specie
marine protette e tutelare l’ambiente marino e costiero; ma l’attenzione è
stata rivolta soprattutto all’attività di sensibilizzazione delle associazioni
di categorie, dei pescatori e degli utenti dell’ambiente costiero, primi
garanti di un sistema eco-marino “sano”.
Grande impegno quindi della Capitaneria di Porto di Olbia,
che continua le operazioni di vigilanza e controllo per la repressione delle
attività illegali sulla filiera ittica, finalizzate a garantire al consumatore
l’alta qualità dei prodotti ittici destinati al consumo.
E proprio nella giornata di ieri, in applicazione della
nuova Legge, i militari hanno concluso due importanti operazioni complesse: la
prima ha portato alla contestazione di illeciti relativi alla mancata
etichettatura dei prodotti ittici, a carico di un operatore che con un camion
stava esportando prodotto ittico verso la penisola per un ammontare di 1500
euro; la seconda ha invece interessato un pescatore locale, a cui sono state
sequestrate le reti da pesca, poiché non conformi alla legge e quindi dannose
per l’ambiente marino.
Solo attraverso il rispetto delle vigenti normative in
materia di pesca si realizza la tutela dell’ecosistema e del consumatore finale,
garantendo la qualità degli alimenti sulle nostre tavole.