Tutto è partito dall’ultimo consiglio comunale quando una mozione con la quale viene dato mandato al sindaco Comiti affinché <<sia garantita la sovranità del complesso delle autonomie locali nelle attività di pianificazione e programmazione in ambito territoriale e socio-economico attraverso la rivendicazione della identità soggettiva tra la carica di presidente del Parco e quella del Sindaco del Comune di La Maddalena>> è stata votata dalla maggioranza e dai consiglieri d’opposizione Claudio Tollis e Andrea Columbanu. Si sono però astenuti Pier Franco Zanchetta perchè non condivide la politica schizzofrenica del comune che dovrebbe ritirare il suo rappresentante GIan Luca Cataldi dal parco e aprire un contenzioso serio nei confronti del ministero
e Pier Paolo Olivieri ,mentre hanno votato contro ,tutto il gruppo della lista Montella da poco eletto vice presidente del parco voluto da Bonanno . Apriti cielo . Comiti convinto assertore che il sindaco deve fare anche il presidente del parco , spara alzo zero contro i consiglieri Gaetano Pedroni Massimo Guccini e Luca Montella perchè non hanno votato la mozione proposta dalla sua maggioranza che chiede la modifica della normativa sul Parco e che il sindaco di La Maddalena sia anche il presidente del Parco.La mozione è scritto nel documento <<rappresenta un passaggio politico molto importante per la nostra Città, perché va a rafforzare il pronunciamento unanime del Consiglio Regionale>>Il sindaco riferendosi alle votazioni ribadisce che ha registrato la significativa astensione dei consiglieri Zanchetta e Olivieri che, pur sottolineando la non completa condivisione della linea politica dell’Amministrazione, hanno comunque dato un segnale importante di disponibilità a trovare una posizione comune all’intero Consiglio. Mentre il gruppo Montella <<votando contro il documento hanno mostrato poca chiarezza di intenti, con uno stile che richiama quello della Lega Nord, che in Parlamento vota per una manovra che affossa gli Enti Locali mentre nelle sue roccaforti elettorali inscena minacciosi comizi in cui si evoca la secessione da “Roma ladrona”. >> Ed ancora <<probabilmente il gruppo Montella preferisce tenersi stretto il magro risultato rappresentato dall’ottenimento della vice presidenza del Parco, caldeggiata e ottenuta la scorsa settimana grazie al prodigarsi del Presidente Bonanno, invece che votare un documento, approvato o non ostacolato dal resto del Consiglio Comunale, che ribadisce l’importanza dell’autonomia decisionale e amministrativa . Per tutta risposta il gruppo Montella , risponde con altrettanto alzo zero <<è evidente che Comiti soffre di manie di persecuzione. Ha necessità di un nemico. Se il nemico non esiste lo inventa. E’ una sua tecnica. Ha iniziato con gli americani, ha continuato con la Marina Militare, a periodi alterni con la Regione Sardegna, con Palazzo Chigi e oggi il Parco Nazionale. Una mozione velleitaria e demagogica, come quella votata dalla maggioranza, non poteva avere il nostro voto favorevole.>> A giudizio del gruppo Montella <<Oggi il Parco ha un Vice Presidente che è un uomo del nostro gruppo consiliare che potrà aiutare a colmare certi difetti che politicamente riscontriamo nella gestione del Parco, senza la necessità di guerre sante, come nostro stile di seri amministratori.La vera origine del malcontento comitiano e della sua maggioranza, se la vogliamo dire tutta, sta nella mancata nomina di Gian Luca Cataldi capo gruppo di maggioranza a vice presidente.Ma se il consiglio direttivo ha votato il nostro amico e collega vice presidente, può essere una nostra colpa? Avemmo dovuto opporci?>>Piu dura ancora la risposta del presidente del parco Giuseppe Bonanno che pur legittimando la posizione del consiglio per aver maggior ruolo nella gestione del parco , non condivide in alcun modo lo spirito della mozione approvata, ma la rispetta.. Nello stesso tempo ritiene <<invece assai grave quanto affermato dal Sindaco, da anni impegnato nel suo progetto politico, fallito nell’evidenza dei fatti, di destabilizzare l’ente parco e di accaparrarsi, a dispetto del quadro normativo, la poltrona di presidente del Parco: attacchi a senso unico ai quali anche in passato, come questa volta, l’Ente ha dovuto difendersi portando in luce gli elementi di falsità presenti nelle dichiarazioni. >> Per quanto riguarda la nomina di Montella all’indomani della nomina a vicepresidente del Parco, << è del tutto strumentale e pretestuosa: una logica che affonda le radici nella politica politicante che non ha niente a che vedere con le attività realizzate svolte dall’Ente in questi anni e con gli interessi del territorio.>>
Inoltre, l’ultimo affondo ,per quanto riguarda la questione sul progetto Arbuticci,<< vale la pena di ricordare che fino alla data odierna i lavori non sono iniziati per ragioni non certo imputabili all’Ente Parco e anche perché le opere svolte precedentemente dal Comune non erano state collaudate, in modo simile a quanto avviene tuttora per l’Orto botanico, per la cui consegna l’Ente è in trepidante attesa da oltre cinque anni. Ci sarebbe molto altro da dire ma preferisco tacere e chiedermi, come maddalenino: sarebbe questo l’esempio di buona amministrazione che si vorrebbe per il Parco Nazionale?»Peone