Nominato lo
scorso 7 Dicembre commissario straordinario del Parco il comandante della Capitaneria
Leonardo Deri traccia un quadro delle prime sensazioni all’ingresso dell’Ente .La
parola chiave per leggere queste prime settimane di lavoro è: riorganizzare. Il
2016 è stato un anno difficile per il parco: da un lato le contrapposizioni tra
l’ex presidente Giuseppe Bonanno e la maggioranza del consiglio direttivo hanno bloccato le iniziative
di indirizzo politico, dall’altro la gestione dell’attività amministrativa è
stata rallentata dalla difficile convivenza tra l’ex direttore Ciro Pignatelli
(non prorogato nel suo incarico) e lo stesso presidente Bonanno nella prima
parte dell’anno a cui ha fatto seguito l’alternarsi di direttori F.F scelti tra
il personale di livello superiore dell’ente.«Impossibile – spiega
immediatamente Deri - non prendere atto di una notevole situazione di confusione
all’interno : sia per quello che riguarda le competenze di indirizzo politico,
sia per quanto attiene la dimensione più strettamente gestionale. Il mio
mandato di commissario straordinario è sostanzialmente quello di mettere ordine
nelle attività provando a restituire al prossimo presidente e al futuro consiglio
direttivo una macchina in grado di muoversi serenamente nell’ordinaria
amministrazione e un minimo di progettualità e di prospettiva ad una struttura
che negli ultimi anni ha perso la bussola degli obiettivi che l’ente è chiamato
a perseguire» Il Comandante della Capitaneria alterna la sua presenza
giornaliera in entrambe le strutture, assicurando un dialogo costante con il
personale in servizio; la settimana scorsa ha potuto confrontarsi a Roma con il
direttore generale del ministero dell’ambiente Maria Carmela Giarratano sulle
azioni prioritarie da portare avanti nei prossimi mesi. «In queste settimane
con la struttura amministrativa siamo chiamati a elaborare rapidamente il
bilancio di previsione per il 2017. Recuperare puntualità nella redazione degli
atti obbligatori sarà fondamentale per programmare una stagione estiva che veda
il parco protagonista attivo. Negli
ultimi anni il problema principale è stato l’accumulo di ritardi e inadempienze
su atti amministrativi obbligatori: primo obiettivo è quello di colmare questa
lacuna già a partire dal bilancio di previsione riducendo al minimo i tempi di
esercizio provvisorio». All’ordine del giorno dell’agenda fissata dal commissario
Deri che rimarrà in carica per i prossimi sei mesi fino al momento
dell’individuazione del nuovo presidente c’è sicuramente la difficile
convivenza con le amministrazioni locali e in particolare il Comnune di La
Maddalena: «Dobbiamo ristabilire un canale di comunicazione concreto con
l’intera comunità del Parco – insiste il commissario - e con tutte le altre
amministrazioni che operano sul territorio integrando esperienze e risorse. In
particolare con l’amministrazione comunale di La Maddalena dobbiamo ricostruire
un dialogo che superi le contrapposizioni frontali che hanno caratterizzato il
rapporto tra le due istituzioni. In queste settimane il confronto con il sindaco
Montella è stato costante, andremo rapidamente ad adottare atti amministrativi
conseguenti che diano forma a questa collaborazione e mettano concretamente in
condizione comune e parco di sostenersi reciprocamente garantendo massima
efficacia d’azione durante la stagione estiva, momento durante il quale si
misurerà la capacità del territorio di fare squadra». La funzione di
Commissario straordinario non attribuisce al comandante Deri competenze di
natura gestionale, proprio per questo motivo si lavora alla ricerca di un
dirigente in grado sostenere l’attività amministrativa:
«Abbiamo un problema di gestione importante da
risolvere. Al momento il personale di livello superiore si sta mettendo a
disposizione per colmare il vuoto dirigenziale con incarico di facente funzioni
assegnato in via straordinaria. Nell’impossibilità di completare il
procedimento di selezione del dirigente con la nomina della terna, stiamo verificando
la disponibilità di un direttore a scavalco proveniente da altra pubblica
amministrazione che possa garantire all’Ente la copertura amministrativa
necessaria per sostenere le attività del Parco».peone da LA NUOVA SARDEGNA