E’morto
Augusto Morelli, classe 1925, uno dei grandi protagonisti della storia della
sinistra in gallura. Segretario della federazione del Pci gallurese dal 1962 al
1976, politico e dirigente sindacale. E' stato più volte consigliere comunale a
La Maddalena e a Tempio, e consigliere provinciale a Sassari a palazzo Sciuti. Nel
'52 fu uno degli operai licenziati per ragioni politiche dall'arsenale di
Moneta, una delle pagine più dolorose della storia isolana. Erano gli anni di
Scelba e di Pacciardi, della guerra fredda e del mondo diviso in due blocchi.
Quando fu cacciato aveva 28 anni e del suo salario vivevano la moglie e un
figlio. Poi gli anni dell'impegno totalizzante per la politica e le lotte
sindacali, leader dei comunisti in gallura si trasferì a Tempio, all'epoca sede
della federazione, per riorganizzarla, e si mobilitò per le tante vertenze del
territorio gallurese, a cominciare da quelle del comparto del sughero e del
granito. Ma anche del diritto alla salute. Lo ricordano Mario Birardi <Augusto
è stato un personaggio nel mondo politico e sindacale che lascia una traccia
indelebile di quello che ha fato e
sostenuto per la sua intraprendenza e caparbietà che sempre lo hanno contraddistinto,
anche quando nel 1952 era stato licenziato dall’arsenale perché
comunista>> Gian Luca Lioni che andava a trovarlo nella casa di riposo a Palau dove ha trascorso gli ultimi anni. <<Ti
guardava con un sorriso buono e ironico allo stesso tempo, e discuteva di
tutto. Gli aneddoti del passato, certo, storie di lotte operaie e contadine, di
rivendicazioni e utopie. Ma anche una grande curiosità intellettuale verso il
futuro: le vicende nazionali, i problemi delle sue città del cuore, La
Maddalena e Tempio, i fatti locali e globali.>> peone