Melis, Cossa e Meloni (Riformatori): le strane assunzioni pre elettorali di infermieri al Brotzu
Anche se non sono state definite ancora le liste dei candidati e gli assetti delle coalizioni la campagna elettorale del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali è già iniziata.
Un esempio pratico, di questo ultimo periodo, lo possiamo vedere chiaramente attraverso due deliberazioni recentemente assunte dall'Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. Parliamo della delibera n. 1870 del 29 agosto scorso allorquando la solerte Direttrice Generale del Brotzu ha bandito una selezione per l'assunzione di diversi Infermieri Professionali perché, come svariate volte denunciato da che dai Sindacati la carenza di personale era (ed è ancora oggi) particolarmente grave e quindi bisognava correre ai ripari attraverso una selezione pubblica urgente per assumere quanto prima decine di Infermieri per rinforzare le asfittiche dotazioni di quasi tutti i reparti dell'Azienda. Benissimo, meglio, tardi che mai, anche noi abbiamo pensato, in qualche modo nel giro di breve tempo una soluzione, sia pure tampone, finalmente sarebbe stata trovata. Peccato che, invece, quella selezione pubblica non sia stata attivata ne' conclusa. La Direttrice del Brotzu ha invece sollecitamente aderito (delibera n. 2507 del 23 novembre scorso) ad una gara d'appalto espletata dalla ATS (Moirano) per la chiamata di personale interinale. Sapete per fare che cosa? Ma per procedere alla assunzione di ben 38, diconsi trentotto, Infermieri! Naturalmente senza procedure concorsuali, ma mediante la chiamata diretta attraverso la società interinale che si è aggiudicato l'appalto ATS. È proprio curioso che il Brotzu, sempre in prima linea nell' assecondare i diktat dell'Assessore Arru anche nel chiudere i rubinetti alle assunzioni di personale interinale, sempre professato con precise e vincolanti direttive impartite alle strutture sanitarie regionali, questa volta ed in pieno periodo elettorale , il Brotzu!, voglia abbandonare l'espletamento della selezione pubblica che garantisce oggettivi criteri per la formazione della graduatoria di merito e segua la strada delle chiamate dirette, che, come ben sappiamo, di oggettivo hanno ben poco mentre hanno molto sapore di clientelismo becero. Ma come, la Regione che ha sempre avversato le chiamate dirette anche perché comportano costi superiori (il costo di una unità di interinale è più alta rispetto al personale assunto con contratto collettivo nazionale di lavoro), questa volta avvalla le scelte della Direzione aziendale? Siamo proprio sicuri che sia la strada migliore perseguibile in questa fase storica? Probabilmente per gli stati generali del Partito Democratico lo è, anche perché i voti sono particolarmente importanti in questa tornata elettorale per il sindaco Zelda e di suoi sodali.
Gian Benedetto Melis, Michele Cossa e Franco Meloni
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