Camminando
in sentieri ripidi tra boschi di quercia e roccie dalle forme surreali, si
arriva a sa punta manna dove, a 1130 metri, quando il cielo è terso gli occhi
possono abbracciare i due mari di Sardegna.
Gli
ollolaesi hanno il cipiglio burbero di chi ha vissuto tutti i cambiamenti di
una terra antica, ma hanno il cuore grande dei sardi e accolgono con gioia i
visitatori, che siano gli olandesi del reality show o i maddalenini di
sportisola.
Ed è stata
la ASD maddalenina ad organizzare il trekking della Cortes, con il patrocinio
del Comune di Ollolai e la collaborazione del Coro Polifonico S'espira . 10 km
in un paradiso naturale, reso più surreale dalla nebbia che ha avvolto i
boschi.
Partiti
sotto la pioggia con il saluto dell'assessora Maria Laura Ghisu e confortati
dalla promessa del pranzo tipico cucinato da Maria Bussu e dalle signore del
coro S'Ispera, il trekking si è svolto tra i vicoli del paese che si
insinuavano nella montagna, fino al
punto più storico, San Basilio, dove appare la chiesa dedicata all omonimo
Santo che narra di antichi monaci orientali e tra il granito dove aleggia la
leggenda di Ospitone, il capo sardo che si era ribellato ai bizantini. Qui
l'acqua limpida delle sorgenti scorre sotto il massiccio roccioso e affiora nei
prati.
Nonostante
il tempo meteo infausto la scalata al monte è stats tappa obbligatoria così
come il passaggio tra i sentieri votivi dedicati ai santi S. Basilio, S. Pietro, S. Antonio e S.
Michele.
In paese,
tra i visitatori che affollano le cortes e, davanti ad un bicchiere di vino e
ad un piatto di patate di Ollolai, è giunto il momento di fermarsi e di
immergersi nelle storie di guaritori ed accabadore, di pane appena sfornato e
di costumi che raccontano un tempo lontano, ma forse mai dimenticato.
Marta
D'Amico