Dopo la tragedia avvenuta mercoledi
nella spiaggia di Bassa Trinita, dove una donna Natalia Maovaz 50 anni , di
origine istriane ,ma residente a
Roma , ha perso la vita per cercare di salvare un amichetto del figlio che era in
difficoltà per il mare agitato o forse anche per la stanchezza , oggi sono in molti a
non voler credere che un episodio cosi
drammatico fosse successo . Eppure è avvenuto anche perché le condizioni del
mare certamente non permettevano a
chiunque di allontanarsi dalla riva ,
proprio in virtu’di quel mare che
raggiungeva onde abbastanza alte
.In molti si sono chiesti come ma i con un tempo cosi brutto e con un
mare cosi pericoloso i genitori avessero
permesso ai ragazzi di andare contro le onde . Scelta che purtroppo
ha causato la morte della donna che
pur di salvare un bambino- come ha detto
il marito Andrea Di Giorgi si è sacrificata lei. Ma vediamo quali sono le
regole di chi si trova in una spiaggia libera senza nessun controllo .L’amministrazione , proprio
in questo caso è tranquilla , anche perchè essendo Bassa Trinita spiaggia libera , ha il
compito solo di mettere i cartelli con la dicitura <<attenzione
balneazione non sicura per mancanza del servizio di salvataggio >> Questo
–ha detto Nicola Gallinaro – è stato fatto con il posizionamento di due cartelli in duplice e triplice lingua posizionati nella strada che porta
alla spiaggia-Questo perché la determinazione inter distrettuale numero 862 dell’aprile del 2011 impone a
tutti i comuni della Sardegna di istituire in tutte le spiagge libere
<< un efficiente servizio di primo
soccorso >> ove non sia possibile di posizionare segnaletiche efficienti
. La richiesta di mettere in sicurezza
le spiagge era sta avanzata dall’allora
al completo gruppo Montella , al quale
Gallinaro aveva risposto affermando e
confermando che tutto era stato fatto .
Anzi i cartelli erano stati posti anche
a Palau e sui traghetti, quindi << siamo in regola , sta poi al
singolo scegliere se con quel tempo vuol, tuffarsi o meno a sua responsabilità >>. Anche la capitaneria
ha confermato che essendo una spiaggia
libera ci dovevano essere i cartelli indicatori
del pericolo . Dal canto suo il presidente del parco Bonanno ha detto che non è
di specifica sua competenza <<
«Per un
episodio così tragico, ha detto -dovuto a situazioni meteomarine senz'altro al
di fuori dell'ordinario, non posso che esprimere le mie condoglianze alla
famiglia. Penso che sia inopportuno in una situazione del genere aggiungere
altro, se non che da
parte dell'Ente Parco c'è in tal senso la massima disponibilità, sempre
dimostrata anche in passato, alla collaborazione con tutti degli enti del
territorio che devono garantire la sicurezza balneare, anche se quest'ultimo
non è un tema di specifica competenza dell'Ente.»Peone