sabato 12 luglio 2014

DOPO LA TRAGEDIA

Dopo la tragedia avvenuta mercoledi nella spiaggia di Bassa Trinita, dove una donna Natalia Maovaz 50 anni , di origine istriane ,ma residente a   Roma  , ha perso la vita per cercare  di salvare un amichetto del figlio che era in difficoltà per il mare agitato o forse  anche per la stanchezza , oggi sono in molti a non voler credere  che un episodio cosi drammatico fosse successo . Eppure è avvenuto anche perché le condizioni del mare  certamente non permettevano a chiunque di allontanarsi dalla riva  , proprio in virtu’di quel mare che  raggiungeva  onde abbastanza alte .In molti  si sono chiesti  come ma i con un tempo cosi brutto e con un mare  cosi pericoloso i genitori avessero permesso ai ragazzi di andare contro le onde . Scelta  che  purtroppo ha causato la morte  della donna che pur  di salvare un bambino- come ha detto il marito Andrea Di Giorgi si è sacrificata lei. Ma vediamo quali sono le regole  di chi  si trova in una spiaggia libera  senza nessun controllo .L’amministrazione , proprio in questo caso è tranquilla , anche perchè essendo  Bassa Trinita spiaggia libera , ha il compito  solo di mettere i cartelli  con la dicitura <<attenzione balneazione  non sicura per mancanza  del servizio di salvataggio >> Questo –ha detto Nicola Gallinaro – è stato fatto con il posizionamento  di due cartelli in duplice e triplice  lingua posizionati nella strada che porta alla spiaggia-Questo perché la determinazione inter distrettuale  numero 862 dell’aprile del 2011 impone a tutti i comuni  della Sardegna  di istituire in tutte le spiagge libere << un efficiente  servizio di primo soccorso >> ove non sia possibile di posizionare segnaletiche efficienti . La richiesta  di mettere in sicurezza le spiagge  era sta avanzata dall’allora al completo gruppo Montella  , al quale Gallinaro aveva risposto  affermando e confermando che  tutto era stato fatto . Anzi i cartelli erano stati posti anche  a Palau e sui traghetti, quindi << siamo in regola , sta poi al singolo scegliere se con quel tempo vuol, tuffarsi o meno a sua  responsabilità >>. Anche la capitaneria ha confermato  che essendo una spiaggia libera ci  dovevano essere i cartelli indicatori del pericolo . Dal canto suo il presidente del parco Bonanno ha detto che non è di specifica sua competenza <<

«Per un episodio così tragico, ha detto -dovuto a situazioni meteomarine senz'altro al di fuori dell'ordinario, non posso che esprimere le mie condoglianze alla famiglia. Penso che sia inopportuno in una situazione del genere aggiungere altro, se non che da parte dell'Ente Parco c'è in tal senso la massima disponibilità, sempre dimostrata anche in passato, alla collaborazione con tutti degli enti del territorio che devono garantire la sicurezza balneare, anche se quest'ultimo non è un tema di specifica competenza dell'Ente.»Peone

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