– “La Regione è consapevole dei problemi e dei rischi di contraffazione che gravano sui prodotti di eccellenza sardi. Per tale motivo è in costante interlocuzione con i Consorzi di tutela dei nostri formaggi pecorini che stanno lavorando da tempo per contrastare, anche tramite azioni legali, le segnalazioni che pervengono alla loro attenzione nell'utilizzo abusivo e improprio del marchio pecorino”. Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha spiegato come “il pericolo dei falsi nell’agroalimentare, che danneggiano l’immagine e quindi le economie delle eccellenze regionali, sia costante e da monitorare continuamente con la massima attenzione”.
La contraffazione alimentare è diventata un fenomeno di grave impatto economico per il Made in Italy. Il rapporto 2014 presentato dall’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare spiega che le attività di italian sounding valgono oltre 10 miliardi di euro.
“È ormai certo – ha spiegato Falchi – che per ridurre il rischio di contraffazione è sempre più importante legare la promozione del marchio del singolo prodotto al territorio di provenienza. Per questo, come Regione, stiamo lavorando a impostare un progetto di comunicazione che punti a valorizzare i nostri sistemi di allevamento, unici al mondo, con animali allevati in regime di benessere su pascoli ricchi di essenze rare e spontanee che rendono speciale il gusto dei formaggi sardi. Di conseguenza – ha proseguito l’esponente della Giunta Pigliaru – lo strumento della promozione cosi come articolato, diventa un elemento di autotutela. In questo modo non sarà più solo un nome a dover essere copiato e riprodotto, ma un intero concetto di territorio con le sue peculiarità, la sua storia e le sue tradizioni”.
Nella consapevolezza che, secondo i programmi della Giunta, il futuro del comparto agricolo dovrà essere sviluppato anche tramite una sempre maggiore internazionalizzazione, la titolare dell’Agricoltura ha osservato: “Più aumenta l'export dei nostri prodotti e più aumentano ovviamente i rischi di contraffazione e le difficoltà per tutelare sul piano legale i formaggi Dop. Ed è proprio su questo versante – ha concluso Elisabetta Falchi – che la Regione intende sostenere i Consorzi di tutela nella loro guerra quotidiana contro le contraffazioni internazionali sulle produzioni casearie di qualità sarde”.
“È ormai certo – ha spiegato Falchi – che per ridurre il rischio di contraffazione è sempre più importante legare la promozione del marchio del singolo prodotto al territorio di provenienza. Per questo, come Regione, stiamo lavorando a impostare un progetto di comunicazione che punti a valorizzare i nostri sistemi di allevamento, unici al mondo, con animali allevati in regime di benessere su pascoli ricchi di essenze rare e spontanee che rendono speciale il gusto dei formaggi sardi. Di conseguenza – ha proseguito l’esponente della Giunta Pigliaru – lo strumento della promozione cosi come articolato, diventa un elemento di autotutela. In questo modo non sarà più solo un nome a dover essere copiato e riprodotto, ma un intero concetto di territorio con le sue peculiarità, la sua storia e le sue tradizioni”.
Nella consapevolezza che, secondo i programmi della Giunta, il futuro del comparto agricolo dovrà essere sviluppato anche tramite una sempre maggiore internazionalizzazione, la titolare dell’Agricoltura ha osservato: “Più aumenta l'export dei nostri prodotti e più aumentano ovviamente i rischi di contraffazione e le difficoltà per tutelare sul piano legale i formaggi Dop. Ed è proprio su questo versante – ha concluso Elisabetta Falchi – che la Regione intende sostenere i Consorzi di tutela nella loro guerra quotidiana contro le contraffazioni internazionali sulle produzioni casearie di qualità sarde”.