giovedì 16 luglio 2015

GIUNTA, LE ALTRE DELIBERE DI OGGI

 La Giunta regionale, riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato un programma da 36mila euro (Bilancio regionale 2015) per migliorare la vita delle persone affette da celiachia, che prevede la somministrazione di cibi senza glutine e la formazione professionale per gli operatori del settore, per la quale sono previsti altri 2.000 euro. L’iniziativa, proposta dall’assessore della Sanità Luigi Arru, metterà a disposizione delle Aziende Sanitarie le risorse ripartite in base al numero delle persone celiache. Saranno le stesse Aziende a suddividere le cifre tra le mense e a rendicontare alla Regione. L’obiettivo è quello di favorire l'integrazione nella vita sociale delle persone affette da celiachia, attraverso l’inserimento nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere dei cibi senza glutine, così come negli alberghi e nei ristoranti. Il programma di attività di formazione sarà gestito dalla Asl 2 di Olbia.
PROGRAMMAZIONE E BILANCIO – Il Fondo regionale che sostiene progetti di reindustrializzazione nelle zone particolarmente colpite dalla crisi sarà esteso anche al settore turistico. L’ha deciso la Giunta, accogliendo la proposta dell’assessore Raffaele Paci di modificare le Direttive di attuazione della legge regionale che costituisce il Fondo presso la Sfirs. Via libera anche al Bilancio d’esercizio 2014 di Sardegna Ricerche, impartendo la specifica direttiva di circoscrivere i servizi che può acquisire dalla società Pula Servizi e Ambiente srl a quelli strettamente funzionali alla gestione del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, in particolare gestione e conduzione delle strutture, degli impianti tecnici e delle infrastrutture tecnologiche, e relativa attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.
AMBIENTE - Assicura la convergenza verso lo sviluppo sostenibile di tutti i programmi regionali dei fondi europei nell'ambito delle politiche di coesione, il sistema di governance e di Autorità Ambientale proposto dall'assessore Donatella Spano e adottato dalla Giunta regionale. Il rispetto dei principi di sostenibilità nell'attività di programmazione dei fondi europei, è stato sottolineato dall’assessore, è questione orizzontale e interdisciplinare, sempre più richiesta dall'Unione europea, e riguarda la tutela ambientale così come l'impegno efficiente delle risorse, la mitigazione dei cambiamenti climatici e la prevenzione e gestione dei rischi. Sempre su proposta della titolare dell’Ambiente, l’esecutivo ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento “Concessione mineraria temporanea per la coltivazione di terre da sbianca, bentonite e zeoliti denominata Su Cadelanu, in Comune di Macomer”.
ENTI LOCALI – L’Istituto superiore Etnografico Regionale si occuperà della ricognizione e del riordino delle conoscenze sul patrimonio immateriale nel progetto di ricerca per la conoscenza e l’identificazione dei paesaggi rurali della Sardegna. L’ha deciso la Giunta regionale che, su richiesta dell’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, darà mandato alla Direzione generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia affinché provveda alla stipula di un accordo di collaborazione istituzionale con l’Istituto Etnografico per lo studio della documentazione relativa alla vita sociale e culturale della Sardegna nelle sue manifestazioni tradizionali.
AGRICOLTURA – L’esecutivo ha preso atto della proposta definitiva, presentata dall’assessore Elisabetta Falchi, del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Sardegna. Il testo sarà ora trasmesso al Consiglio regionale.
LAVORI PUBBLICI – La diga Sant’Antonio sul Rio Gutturu Mannu nei Comuni di Uta e Assemini sarà dismessa. L’ha deciso oggi la Giunta, accogliendo la proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda. Decaduta la concessione di derivazione relativa alla diga, la Regione ha dunque deciso di rimuovere la diga e ripristinare alveo, sponde e arginature nelle condizioni richieste dal pubblico interesse. Della rimozione, che costerà circa 800mila euro, si occuperà il Servizio Territoriale Opere Idrauliche di Cagliari dopo aver presentato un progetto sottoposto all’approvazione da parte dell’Ufficio Tecnico per le Dighe. In caso di inadempienza, sarà la Regione a procedere d’ufficio. L’Ente Acque della Sardegna si occuperà della progettazione dei lavori.

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