– È stata inaugurata ieri, ed è aperta al pubblico, la mostra “La Memoria ritrovata - L’Arma e lo scrigno dei tesori recuperati”, nata dalla collaborazione tra la Regione Sardegna, il Comando dei Carabinieri del Corpo Tutela Patrimonio Culturale e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. L’esposizione, che riunisce oltre un centinaio di opere trafugate e recuperate dai Carabinieri, sarà ospitata sino al 15 ottobre nello spazio delle antiche carceri di San Pancrazio, all’interno della Cittadella dei Musei di Cagliari.
Presentata questa mattina alla stampa, “La Memoria ritrovata” propone tra gli altri alcuni capolavori di Raffaello, Van Gogh, Gauguin, Guercino e Tiepolo, recuperati dal Corpo Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri. Ricca anche la raccolta archeologica, con ceramiche greche e magno-greche, materiali romani e pregiati pezzi etruschi. Numerosi i reperti nuragici provenienti da scavi clandestini che, alla chiusura dell’esposizione, resteranno in Sardegna.
“Si tratta di una mostra unica, con opere e reperti mai esposti insieme, e capolavori mai arrivati nella nostra Isola. Un enorme valore artistico che si unisce al messaggio che questa iniziativa vuole trasmettere, soprattutto ai più giovani: la cultura della legalità”, ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru aprendo la conferenza stampa che ha preceduto il taglio del nastro. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del Sette, nel suo intervento ha sottolineato la voluta concomitanza con l'inaugurazione della nuova caserma, a Cagliari, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, una sede che consentirà all'Arma di agire con ancora maggior efficienza nella salvaguardia dei beni. L’illustrazione delle fasi di indagine che hanno portato al recupero di alcune delle opere esposte, è stata al centro della relazione del Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il Gen. B. Mariano Mossa. Il soprintendente per i Beni archeologici Marco Minoja ha invece focalizzato l'attenzione sull'importanza della collaborazione istituzionale nella valorizzazione delle opere d'arte. In conclusione, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha parlato dell'importanza che le opere trafugate e recuperate tornino sempre nelle zone di provenienza. Il Ministro, infine, ha spiegato come l'Italia sia un vero e proprio museo diffuso, sottolineando che in questa visione la Sardegna ha un ruolo fondamentale.
“La Memoria ritrovata” si può visitare dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 19 e la domenica dalle 14 alle 19. Lunedì chiuso. L’ingresso è libero, e l’accesso potrà avvenire in gruppi di massimo 30 persone per volta.
“Si tratta di una mostra unica, con opere e reperti mai esposti insieme, e capolavori mai arrivati nella nostra Isola. Un enorme valore artistico che si unisce al messaggio che questa iniziativa vuole trasmettere, soprattutto ai più giovani: la cultura della legalità”, ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru aprendo la conferenza stampa che ha preceduto il taglio del nastro. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del Sette, nel suo intervento ha sottolineato la voluta concomitanza con l'inaugurazione della nuova caserma, a Cagliari, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, una sede che consentirà all'Arma di agire con ancora maggior efficienza nella salvaguardia dei beni. L’illustrazione delle fasi di indagine che hanno portato al recupero di alcune delle opere esposte, è stata al centro della relazione del Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il Gen. B. Mariano Mossa. Il soprintendente per i Beni archeologici Marco Minoja ha invece focalizzato l'attenzione sull'importanza della collaborazione istituzionale nella valorizzazione delle opere d'arte. In conclusione, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha parlato dell'importanza che le opere trafugate e recuperate tornino sempre nelle zone di provenienza. Il Ministro, infine, ha spiegato come l'Italia sia un vero e proprio museo diffuso, sottolineando che in questa visione la Sardegna ha un ruolo fondamentale.
“La Memoria ritrovata” si può visitare dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 19 e la domenica dalle 14 alle 19. Lunedì chiuso. L’ingresso è libero, e l’accesso potrà avvenire in gruppi di massimo 30 persone per volta.