Giugno +67,3 su giugno 2014, primo semestre 2015 +4,6% sul 2014
Lotti:
"Positivi i segnali
dal mercato ma occorre consolidarli; è urgente intervenire sul performance bond
che sta bloccando importanti gare"
Per il secondo mese consecutivo incrementi superiori al 60% in valore
sull’anno precedente: in giugno + 67,3% su giugno 2014. Il primo semestre 2015
supera del 4,6% il primo semestre 2014.
Questi in estrema sintesi i risultati rilevati nell’aggiornamento di
giugno dell'osservatorio OICE-Informatel: le gare per servizi di ingegneria e
architettura sono state 358 (di cui 32 sopra soglia) per un importo complessivo
di 45,1 milioni di euro (33,9 sopra soglia). Rispetto a giugno 2014 il numero
dei bandi rilevati rimane invariato ma il loro valore cresce, come detto, del 67,3%
(+110,8% sopra soglia e +2,9% sotto soglia).
Complessivamente, nel primo semestre del 2015 sono state indette 1.921
gare (di cui 162 sopra soglia) per un valore di 231,0 milioni di euro (153,1 sopra
soglia). Il confronto con i primi sei mesi 2014 è positivo: il numero delle
gare sale del 2,5% (+11,0% sopra soglia e +1,7% sottosoglia), e il loro valore sale
del 4,6% (+0,6% sopra soglia e +13,4% sotto soglia).
"Prosegue in giugno l’andamento
positivo del mercato pubblico – ha dichiarato Patrizia Lotti,
Presidente OICE – che si avvicina ai livelli del 2011-2012, ora è
assolutamente necessario rafforzare la ripresa incrementando gli investimenti
pubblici sulle grandi e piccole infrastrutture. Occorre però avere attenzione
alla qualità degli affidamenti, oltre che al loro numero e al loro valore.
L'ANAC ha evidenziato, nella sua relazione al Parlamento presentata il 2
luglio, un aumento medio di
circa il 20% delle procedure negoziate: con le procedure negoziate senza bando
che crescono di poco meno del 7% e le negoziate con bando che registrano una
crescita pari a oltre il doppio rispetto al 2013. Si tratta di dati che
riguardano tutti i tipi di contratti pubblici – ha continuato
Patrizia Lotti – ma che sono
indicativi di una tendenza non positiva sul fronte della trasparenza e del
mercato. Non dubito che se ne terrà conto nel lavoro che si sta facendo con il
ddl delega appalti, così come occorre tenere conto dei freni al mercato che lo
stesso legislatore può introdurre involontariamente. E’ questo l’eclatante caso
della garanzia globale di esecuzione che sta fermando gli appalti importanti,
anche di centinaia e più milioni, dei grandi committenti. Le imprese non riescono
a presentare i performance bond e i lavori non partono, con danno per tutti. E'
un problema noto al Governo che si è impegnato a risolverlo – ha
concluso il Presidente OICE – e sul quale chiediamo ancora una volta un intervento urgente
che possa sbloccare questa situazione non compromettendo investimenti rilevanti
in un momento delicato di mini-ripresa del settore.”