martedì 22 settembre 2015

Fattore K, la staffetta contro il tumore per una giusta comunicazione non si ferma:

 venerdì 25 settembre alle 9 il convegno con medici, pazienti e familiari al Policlinico e la tavola rotonda sulla formazione (Cittadella Universitaria di Monserrato, Aula B)
(IN ALLEGATO LA FOTO DEL RETTORE MARIA DEL ZOMPO CON IL COMMISSARIO DELL'AOU DI CAGLIARI GIORGIO SORRENTINO E LA LOCANDINA DEL CONVEGNO)


Fattore K, la staffetta non si ferma. Ora l'ospedale Oncologico cede il testimone all'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e all'Ateneo cagliaritano per far passare il messaggio: la giusta comunicazione è la prima medicina. Venerdì 25 settembre 2015 “Fattore k e formazione. L'importanza della giusta comunicazione” approda al Policlinico e alla Cittadella universitaria di Monserrato, l'appuntamento è a partire dalle 9 nell'Aula B. Una mattinata per ascoltare ancora una volta la voce dei pazienti, le loro testimonianze, i loro racconti, ma anche per fare il punto con i protagonisti sullo stato dell'arte, criticità e prospettive future della formazione alla comunicazione per gli operatori sanitari.
L'incontro sarà aperto dal passaggio di consegne dal gruppo di pazienti, medici e infermieri dell'Oncologico, protagonisti della prima fase del progetto Fattore K, ai pazienti e agli operatori del Policlinico Duilio Casula di Monserrato.
Ai racconti delle esperienze dei malati seguiranno l'intervento di Emilio Lai sull'hospice e le cure di fine vita e di Mario Scartozzi, direttore dell'Oncologia Medica all'Aou di Cagliari, che farà il punto sulle regole della buona comunicazione operatore sanitario-paziente. Maria Teresa Ionta, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Day Hospital Oncologico dell'Aou di Cagliari, parlerà dell'impatto della comunicazione nel percorso di cura e racconterà l'esperienza del Progetto “Informa Cancro”.
Informare ed educare una persona che si ammala di cancro è un aspetto essenziale delle cure. La comunicazione, della prima diagnosi e in tutto il periodo di cura, segna in maniera indelebile il rapporto operatore sanitario-paziente, un'alleanza essenziale per riuscire ad affrontare nella giusta maniera il percorso terapeutico.
Comunicare una diagnosi di cancro o una prognosi negativa è un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica, preparazione che spesso il percorso formativo di medici e infermieri non offre. Sono questi i temi al centro della seconda parte dell'incontro in cui i partecipanti si confronteranno sulla formazione alla comunicazione degli operatori sanitari nel corso di una tavola rotonda moderata dal presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi.
Intorno al tavolo Maria Del Zompo, Rettore dell'Università di Cagliari, Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità, Giorgio Sorrentino, commissario straordinario Aou, Oliviero Rinaldi, direttore sanitario Aou, Paolo Contu, presidente del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, Paola Fadda, presidente corso di laurea di Infermieristica, Elena Sanna, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia.
L'incontro, nato dall'iniziativa di Sardegna Medicina e Maria Dolores Palmas, infermiera del Businco, è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'Azienda ospedaliera universitaria e dell'Università di Cagliari, con il patrocinio di Sipo, Società italiana psiconcologia, Aiom, Associazione italiana oncologia medica, e della Regione Sardegna.
"Fattore K arriva all'università, nella culla della formazione dei professionisti di tutte le professioni sanitarie. Da questo incontro ci aspettiamo molto perché crediamo che un’adeguata comunicazione di una diagnosi, di una prognosi, sia la prima terapia nel percorso di cura che ogni giorno i malati di tumore devono affrontare", spiega Maria Dolores Palmas.
La segreteria organizzativa è di Metasardinia. L'evento è stato realizzato con il contributo non condizionato di Celgene.
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Ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari

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