sabato 23 aprile 2016

ANCHE L’ERRORE E’ UN RISULTATO: PAROLA DEL PROFESSOR MANCUSO!


Paura… Paura di sbagliare… Paura di essere giudicati… Paura di non essere all’altezza… Questi i temi attorno ai quali ha ruotato domenica scorsa il secondo incontro del Master Class “Wintertime Workshop”, destinato ai giovani e giovanissimi studenti isolani di pianoforte, organizzato dall’associazione musicale “Bach2Jazz” di William Jefferson Jr Edes

 Si è tenuto nel salone consiliare il secondo incontro del Master Class “Wintertime Workshop”, destinato ai giovani e giovanissimi studenti isolani di pianoforte, organizzato dall’associazione musicale “Bach2Jazz” di William Jefferson Jr Edes alla presenza del professore del conservatorio Luigi Canepa di Sassari, il maestro Stefano Mancuso.
Un approccio, quello del professor Mancuso, decisamente accattivante,  quasi ammaliante e per certi versi “sopra le righe” per i giovani musicisti, che sono stati invitati a turno inaspettatamente , dapprima ad eseguire brani a loro noti, e successivamente incoraggiati a ripeterli nella maniera “più sbagliata possibile”!!!
Scontato lo stupore dei protagonisti, tutti di età compresa tra i sei ed i diciassette anni, prima intimoriti di fronte ad una richiesta quanto mai anti – convenzionale, ma subito ben disposti ad accogliere l’invito di sbagliare “autorizzati”, dimostrando anzi di essere a loro agio nel poter giocare sul pianoforte!
Le reazioni di ansia e di paura sono condizioni emotive molto diffuse, sia nei bambini sia negli adolescenti… la paura di eventi esterni, la paura delle proprie inadeguatezze legate ad un esame, ad una prestazione sportiva o ad una esibizione concertistica nascono fondamentalmente dalla paura di sbagliare, di essere giudicati, di deludere le aspettative proprie o dei propri genitori, di rischiare il giudizio di un pubblico severo. “<<L’errore deve essere vissuto come un risultato, come una tappa fondamentale nei processi di apprendimento – ha sottolineato  vibratamente il professor Mancuso-e, nel campo strettamente musicale, è evidente quanto la paura di sbagliare sia inversamente proporzionale alla conoscenza di un pezzo: più conoscerò il pezzo, meno avrò paura di commettere errori nella sua esecuzione, più mi sentirò sicuro>>

Dimostrazione pratica ed immediata, le esecuzioni “sbagliate” dei giovani pianisti risultavano interpretazioni vivaci, emozionanti, grintose, rispetto alle mere esecuzioni dei brani studiati ed imparati a memoria, assolutamente più fredde, aride, noiose e poco spigliate anche per l’orecchio meno esperto.Presenti alla lezione collettiva, oltre ai genitori degli allievi, il maestro William Jefferson Jr Edes e la docente di pianoforte Chiara Fiscaletti. Prossimo appuntamento, salvo imprevisti, domenica 15 maggio, per il concerto finale che concluderà la splendida iniziativa.Peone

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