Paura… Paura
di sbagliare… Paura di essere giudicati… Paura di non essere all’altezza…
Questi i temi attorno ai quali ha ruotato domenica scorsa il secondo incontro
del Master Class “Wintertime Workshop”, destinato ai giovani e giovanissimi
studenti isolani di pianoforte, organizzato dall’associazione musicale
“Bach2Jazz” di William Jefferson Jr Edes
Si è tenuto nel salone consiliare il secondo
incontro del Master Class “Wintertime Workshop”, destinato ai giovani e
giovanissimi studenti isolani di pianoforte, organizzato dall’associazione
musicale “Bach2Jazz” di William Jefferson Jr Edes alla presenza del professore
del conservatorio Luigi Canepa di Sassari, il maestro Stefano Mancuso.
Un approccio,
quello del professor Mancuso, decisamente accattivante, quasi ammaliante e per certi versi “sopra le
righe” per i giovani musicisti, che sono stati invitati a turno
inaspettatamente , dapprima ad eseguire brani a loro noti, e successivamente
incoraggiati a ripeterli nella maniera “più sbagliata possibile”!!!
Scontato lo
stupore dei protagonisti, tutti di età compresa tra i sei ed i diciassette
anni, prima intimoriti di fronte ad una richiesta quanto mai anti –
convenzionale, ma subito ben disposti ad accogliere l’invito di sbagliare
“autorizzati”, dimostrando anzi di essere a loro agio nel poter giocare sul
pianoforte!
Le reazioni
di ansia e di paura sono condizioni emotive molto diffuse, sia nei bambini sia
negli adolescenti… la paura di eventi esterni, la paura delle proprie
inadeguatezze legate ad un esame, ad una prestazione sportiva o ad una
esibizione concertistica nascono fondamentalmente dalla paura di sbagliare, di
essere giudicati, di deludere le aspettative proprie o dei propri genitori, di
rischiare il giudizio di un pubblico severo. “<<L’errore deve essere
vissuto come un risultato, come una tappa fondamentale nei processi di
apprendimento – ha sottolineato vibratamente
il professor Mancuso-e, nel campo strettamente musicale, è evidente quanto la
paura di sbagliare sia inversamente proporzionale alla conoscenza di un pezzo:
più conoscerò il pezzo, meno avrò paura di commettere errori nella sua esecuzione,
più mi sentirò sicuro>>
Dimostrazione
pratica ed immediata, le esecuzioni “sbagliate” dei giovani pianisti
risultavano interpretazioni vivaci, emozionanti, grintose, rispetto alle mere
esecuzioni dei brani studiati ed imparati a memoria, assolutamente più fredde,
aride, noiose e poco spigliate anche per l’orecchio meno esperto.Presenti alla
lezione collettiva, oltre ai genitori degli allievi, il maestro William
Jefferson Jr Edes e la docente di pianoforte Chiara Fiscaletti. Prossimo
appuntamento, salvo imprevisti, domenica 15 maggio, per il concerto finale che
concluderà la splendida iniziativa.Peone