A
rischio il pagamento degli stipendi e il futuro dei dipendenti della Città
Metropolitana e delle ex Province;
L’Unione Sindacale di Base esprime
la propria preoccupazione per le lavoratrici e lavoratori delle ex
Amministrazioni Provinciali e per la nuova istituenda Città Metropolitana.
Infatti è allarmante la lettera
inviata dall'ormai ex Amministratore Straordinario della ex Provincia di
Cagliari, Franco Sardi sul pericolo di mancato pagamento degli stipendi a
partire dalle prossime mensilità.Pertanto si chiede un immediato intervento
della Giunta Regionale e dell'Assessore agli Enti Locali Cristiano Erriu.
È irresponsabile venire a
conoscenza dagli organi di stampa e telecomunicazione che un Amministratore
Straordinario scrive al Presidente della Giunta Regionale, agli Assessori
Regionali, alla Corte dei Conti ecc… senza informare di quanto sta per accadere
i diretti interessati, le lavoratrici,i lavoratori e i loro rappresentanti.
Pensiamo che l'applicazione di
questa riforma stia nascendo male, con diversi contrasti rispetto a ciò che sta
scritto sulla legge regionale n°2 del 4 febbraio 2016. Siamo molto allarmati su
quanto trapela, per il futuro del personale della Città Metropolitana e delle
altre Province. Non ci rende per niente tranquilli la gestione del personale
della nuova Provincia del Sud e dell'ex Provincia di Cagliari. Infatti,
riteniamo dannosa la scelta di nomina, da parte della Giunta Regionale, dell'Amministratore del Sud Sardegna ed ex
Provincia di Cagliari, scelta fatta in un modo miope e sordo, preferendo
“minestroni e impasti” di tipo politico piuttosto che competenza e conoscenza
dell'Amministrazione Pubblica e della gestione dei lavoratori e del territorio
Sardo. Scelta dimostratasi già dannosa nella gestione del personale della
Provincia del Sulcis, infatti sono diverse le vertenze aperte contro la
gestione dell'Attuale Amministratore Straordinario del Sulcis. Altre osservazioni di ipotesi di reato
verranno depositate nelle prossime ore
presso la Procura della Repubblica di Cagliari, Anac (anti
corruzione),Mef(Ministero economie e finanze) e la Corte dei Conti sezione
Sardegna. Non possiamo assistere passivamente in presenza di una prepotente
gestione superficiale del personale e delle risorse umane e finanziarie.
Risorse Pubbliche. La Giunta Regionale non può far finta di non conoscere i
fatti. È clamoroso che prima di
effettuare delle nomine la Giunta Regionale della Sardegna non abbia verificato
se il mandato svolto fosse stato in equilibrio con lo stesso assegnato dalla
stessa Giunta qualche mese fa. Chiederemo che in caso di dolo a pagare non sia
la collettività, non siano i cittadini, non siano le lavoratrici e lavoratori
ma siano gli eventuali responsabili a partire da Amministratori Straordinari e
Dirigenti, che spesso dopo aver creato danni ne escano impuniti. Chiederemo con
tutti i mezzi che abbiamo a disposizione a tutti i soggetti interessati di
vigilare e verificare che non ci sia nessuna ipotesi di reato ne tanto meno
nessuna gestione superficiale delle ex Amministrazioni.
Per quanto riguarda la Città
Metropolitana e le ex Amministrazioni Provinciali, chiederemmo garanzie
nell'applicazione nella legge Regionale, con un protocollo d'intesa da
sottoporre alla Giunta Regionale.
Sarebbe stato preferibile dare alla Città Metropolitana continuità
Amministrativa e gestionale per un passaggio più coerente e controllato del
personale e delle funzioni.
In questo periodo di crisi
economica e finanziaria la Sardegna non può e non deve far lavorare i
dipendenti delle ex Amministrazioni Provinciali con lo spauracchio di vedersi
non retribuire lo stipendio. Si mette a rischio la vita di quasi 1500 unità
lavorative per un indotto di circa 2500 persone.
I dipendenti della Città
Metropolitana devono lavorare con serenità e con la garanzia di vedersi retribuire il loro stipendio.
I lavoratori delle ex Provincie
anche loro devono avere garanzia di collocazione sul futuro e di retribuzione
salariale.
Nei prossimi giorni l'Unione
Sindacale di Base metterà in campo tutte le azioni di tutela e lotta nei
confronti dei dipendenti della Città Metropolitana, e delle ormai ex
Amministrazioni Provinciali.