“La paradossale situazione di questi giorni, in cui anziché discutere del merito del quesito referendario si cerca di convincere la gente a non votare, contribuisce - tante volte se ne sentisse il bisogno - a indebolire ancora di più gli strumenti della democrazia” lo afferma il Coordinatore regionale dei Riformatori Michele Cossa, appellandosi ancora una volta ai cittadini sardi perché vadano a votare al referendum di domenica prossima. “Quando l’appello al non voto proviene dai più alti livelli istituzionali, allora è evidente che il tentativo di allontanare il più possibile i cittadini dalle istituzioni risponde ad una precisa strategia. Salvo poi commentare con finta preoccupazione, all’indomani di ogni tornata elettorale, il costante calo dell’affluenza alle urne. Ecco perché comunque la si pensi, andare a votare domenica è indispensabile. Ma è evidente che se si vuole salvare la democrazia, e in particolare quel preziosissimo strumento di democrazia diretta che è il referendum, occorre abolire il quorum e rendere valido il risultato quale che sia la percentuale delle persone che vanno a votare. Una volta che un quesito referendario viene ammesso dev’essere il popolo a decidere: chi non vuole andare a votare è ovviamente liberissimo di farlo. Ma non deve influenzare il risultato. Solo così tutti saranno costretti a prendere un posizione chiara e ad entrare davvero nel merito delle scelte, piuttosto che affidare quelle stesse scelte al disinteresse degli elettori", conclude Cossa.
