- Prosegue il percorso di confronto della Regione con gli enti locali, le aziende e le parti sociali sulla riforma del trasporto pubblico locale (TPL). Dall’8 all’11 gennaio l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu, con Anci e Cal Sardegna, terrà una serie di incontri a Sassari, Olbia, Nuoro, Lanusei, Oristano, Sanluri e a Carbonia. I primi appuntamenti lunedì, alle 10,30 nella sala consiliare di Palazzo ducale in piazza del Comune a Sassari e alle 15,30 nella Sala Expo in via Porto Romano a Olbia.
“Ci confronteremo con il territorio, con sindaci e amministratori, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, per ascoltare e fornire tutti i necessari elementi di conoscenza – dice Careddu –. L’obiettivo da raggiungere tutti insieme è strategico e importantissimo. Riguarda la complessiva riorganizzazione del trasporto pubblico locale con la creazione di nuovi bacini di mobilità e dei relativi enti di governo per garantire qualità ed efficienza dei servizi essenziali, così come richiedono le norme nazionali e comunitarie in materia, entro la fine del 2019”.
Sul portale istituzionale SardegnaMobilità a questo indirizzo goo.gl/xF34H4 sono disponibili i video integrali delle relazioni tenute a Cagliari il 17 novembre scorso dagli advisor incaricati dalla Regione di effettuare uno studio sulla definizione dei bacini di mobilità per il trasporto pubblico. Sono state individuate più ipotesi sulle quali si è aperto il confronto. Il metodo di lavoro degli advisor ha previsto la valutazione della domanda sistematica e potenziale, in base ai dati Istat e di Sardegna Statistiche, e dell’insieme dei servizi di trasporto. La mobilità giornaliera aggiornata al 2014 è pari a 693.675 spostamenti sistematici, il mezzo più utilizzato è l’auto privata (67%), segue la mobilità lenta (pedonale, ciclistica etc) al 21% e il trasporto pubblico locale al 12%.
“La riforma è tutta da scrivere – conclude l’Assessore – per questo vorremmo consentire a tutti gli interlocutori istituzionali di valutare elementi normativi di base e osservazioni tecniche, assolutamente oggettivi, per potere contribuire alla stesura di una legge che risponda alle esigenze dei sardi e della Sardegna. La decisione finale sarà quindi assunta dal legislatore, naturalmente nel rispetto di quanto prescrivono le regole nazionali e comunitarie, ma anche in virtù della nostra concertazione”. Gli enti locali e tutte le parti sociali coinvolte potranno trasmettere eventuali contributi, suggerimenti o anche semplici osservazioni sulla riforma del TPL al seguente indirizzo email: trasp.assessore@regione.