- "Con l'istituzione del Parco naturale regionale delle Foreste di Gutturu Mannu e del Parco di Tepilora, la Regione intende perseguire concretamente l'obiettivo di tutelare il pregiato patrimonio naturalistico e porre le basi per promuovere nei territori interessati uno sviluppo economico e sociale con la conservazione delle risorse ambientali". Commenta così l'assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano l'approvazione in Consiglio regionale dei due disegni di legge presentati a maggio dalla Giunta regionale ed esprime apprezzamento per la rapidità dell'iter del ddl nella commissione Ambiente e in Consiglio. L'assessore Spano ricorda che la decisione di istituire i Parchi è stata presa "dopo il confronto con le comunità e amministrazioni locali con l'obiettivo di raggiungere la massima concertazione e riconoscere le particolari esigenze dei diversi territori". Nel programma di sviluppo economico e sociale dei parchi è previsto anche il riconoscimento di "un marchio tipico di qualità che l'Ente di gestione può concedere a servizi e prodotti locali che valorizzino il territorio e soddisfino i requisiti di qualità previsti dai Parchi", conclude l'assessore Spano.
IL PARCO GUTTURU MANNU - Si estende su 19.685 ettari e include i territori dei Comuni di Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada. È inserito in una delle foreste più antiche ed estese del Mediterraneo, dove vivono specie endemiche tra le più rappresentative della fauna sarda come, ad esempio, il cervo, l'astore, il gatto selvatico e il geotritone. Sull'area insistono tre oasi di protezione faunistica dove vige il divieto di caccia ed è presente l'Ente foreste della Sardegna che gestisce, a vario titolo, la quasi totalità del patrimonio forestale. Inoltre nel parco sono presenti la Zona di protezione speciale (ZPS) e il Sito di interesse comunitario (SIC) denominati Foresta di Monte Arcosu della Rete Natura 2000.
IL PARCO DI TEPILORA - Il territorio del parco insiste nei Comuni di Bitti, Lodè, Posada e Torpè e occupa la parte più settentrionale della Barbagia e della Baronia, in Provincia di Nuoro e collega le zone interne con quelle costiere, utilizzando il fiume come una vera infrastruttura naturale, un elemento di connessione con una serie di attività legate al turismo e alla tutela dell'ambiente. Gran parte delle aree interessate dal parco è occupata da due grandi foreste demaniali, la foresta di Crastazza-Tepilora nel Comune di Bitti e la foresta di Usinavà nel Comune di Torpè. Molto frequenti nel territorio sono i graniti e sono presenti anche due oasi permanenti di protezione faunistica.
IL PARCO GUTTURU MANNU - Si estende su 19.685 ettari e include i territori dei Comuni di Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada. È inserito in una delle foreste più antiche ed estese del Mediterraneo, dove vivono specie endemiche tra le più rappresentative della fauna sarda come, ad esempio, il cervo, l'astore, il gatto selvatico e il geotritone. Sull'area insistono tre oasi di protezione faunistica dove vige il divieto di caccia ed è presente l'Ente foreste della Sardegna che gestisce, a vario titolo, la quasi totalità del patrimonio forestale. Inoltre nel parco sono presenti la Zona di protezione speciale (ZPS) e il Sito di interesse comunitario (SIC) denominati Foresta di Monte Arcosu della Rete Natura 2000.
IL PARCO DI TEPILORA - Il territorio del parco insiste nei Comuni di Bitti, Lodè, Posada e Torpè e occupa la parte più settentrionale della Barbagia e della Baronia, in Provincia di Nuoro e collega le zone interne con quelle costiere, utilizzando il fiume come una vera infrastruttura naturale, un elemento di connessione con una serie di attività legate al turismo e alla tutela dell'ambiente. Gran parte delle aree interessate dal parco è occupata da due grandi foreste demaniali, la foresta di Crastazza-Tepilora nel Comune di Bitti e la foresta di Usinavà nel Comune di Torpè. Molto frequenti nel territorio sono i graniti e sono presenti anche due oasi permanenti di protezione faunistica.