lunedì 1 febbraio 2016

cambia Cagliari, nuova vita per l’Anfiteatro, basta con l’incuria

: sarà il centro della cultura e degli spettacoli. Pronto il progetto Festival Anfiteatro di Cagliari. Vargiu: «Anfiteatro un gioiello in cassaforte, va sfruttato per dare opportunità di lavoro»
Marina Adamo e Fabrizio Canetto (Metropolis) «Con noi tornerà a vivere e porterà ricchezza a Cagliari»

 Nuova vita per l’Anfiteatro, nuova linfa per la cultura e gli spettacoli a Cagliari. Metropolis, lista civica alleata di #CA_mbia  CA_ gliari che sostiene il candidato sindaco e vincitore delle primarie Pierpaolo Vargiu, ha la ricetta per far tornare allo splendore di un tempo il grande monumento simbolo della città e che l’amministrazione Zedda ha chiuso ai cagliaritani e al mondo. Una ricetta illustrato questa mattina proprio davanti all’ingresso del monumento.

«L’ Anfiteatro un gioiello in cassaforte, va sfruttato per dare opportunità di lavoro», ha detto il candidato sindaco Pierpaolo Vargiu. Insomma, basta incuria. Il modello è l’Arena di Verona, ma non solo. L’obiettivo è restituire alla città e ai turisti un pezzo importante di Cagliari e renderlo fruibile sia per le visite sia per gli spettacoli culturali. Insomma, farne un simbolo, un’attrazione e renderlo produttivo, creando ricchezza per la città.
«È indubbio che tra le maggiori risorse culturali dell’Isola e della Città di Cagliari vi è la Fondazione del Teatro Lirico e l’Anfiteatro –  hanno spiegato gli esponenti di Metropolis, Marina Adamo e Fabrizio Canetto –  In particolare l’Anfiteatro romano di Cagliari edificato nel II secolo d. C., rappresenta uno dei più importanti monumenti dell'Impero romano in Sardegna.  Far conoscere il bene culturale rappresenta un tassello di un mosaico nella conoscenza delle proprie origini, della propria storia, per il suo valore, cioè per quello che può spiegare alle giovani generazioni. Un’occasione sulla strada della rinascita culturale di una nuova società, capace di far leva sulla conoscenza». 

Ma ovviamente non ci si può fermare qui, ecco perché «il nuovo progetto “Anfiteatro di Cagliari” coerente con la programmazione regionale, statale e comunitaria si propone  di rilanciare il Festival l’Anfiteatro di Cagliari, facendo tesoro dell’esperienza maturata fino ad oggi per diventare definitivamente tassello indispensabile nel mosaico del distretto culturale-turistico di Cagliari».  

In particolare il Teatro Lirico e il Festival l’Anfiteatro possono diventare i "cuori culturali" del distretto. Un distretto culturale complesso, integrato ed articolato in istituzioni differenziate e servizi d'eccellenza, dotato di una sua riconoscibilità ambientale, può rappresentare per un territorio od una città una "flagship" più potente ed attrattiva rispetto al singolo bene culturale. In questa direzione, nel rafforzamento delle centralità e nella costruzione di una reputazione, le politiche di distretto possono rivelarsi molto più importanti nel rispetto al loro impatto economico diretto, una risorsa strategica capace di sostenere un marketing territoriale efficace ed una competizione viva tra i centri di produzione e consumo culturale europei.

Notevoli sono i tal senso le esperienze internazionali; in esse emerge una forte integrazione tra il settore culturale e quelli ad esso connessi (turismo in primo luogo, ma non solo), perseguita attraverso una specializzazione territoriale in virtù della quale parti della città diventano luogo privilegiato per l'insediamento di musei, spazi espositivi, teatri, studi di artisti, gallerie d'arte, sale di concerto eccetera.
In questo senso le esperienze più concrete ed interessanti sono individuabili nell'area di Montmatre  a Parigi, SOHO e WEST End a Londra; Greenwich Village e SOHO a New York. Ma esempi di sviluppo locale sostenuto dall'industria culturale sono ben visibili anche in centri dell'Europa continentale con Rotterdam o Bilbao.
Il Festival si compone in particolare di una nuova struttura organizzativa caratterizzata da un’Associazione Culturale e da un Comitato investitori “Amici dell’Anfiteatro” .

L’Associazione dovrà essere suddivisa in due distinte strutture che dovranno occuparsi del programma di marketing, in particolare :
1.       la prima, che potremmo definire Cabina di programmazione, si profila come la sede di discussione, costante nel tempo, degli orientamenti del programma di marketing. Essa svolge prevalentemente funzioni di indirizzo , cioè ha lo scopo di fornire alla stessa attività di marketing il maggior grado di efficacia: riunendo gli attori locali; cercando di instaurare fra loro un clima di aperta fiducia; ridefinendone le posizioni più o meno consolidate; sostenendo la formazione di nuove idee. In sostanza, si tratta di un organismo che tende a mediare e scomporre/comporre posizioni di conflitto.
2.       L’altra componente, invece, che potremmo chiamare Cabina esecutiva, ha il ruolo di seguire l’attività di marketing nelle sue diverse fasi: creare le condizioni di fattibilità dei progetti strategici emersi dalla Cabina di programmazione/elaborazione/orientamento; promuovere le iniziative verso l’esterno; comunicare, sia all’interno che all’esterno, i risultati già raggiunti e gli obiettivi ancora da perseguire; gestire il Comitato investitori, accogliere nuovi investitori (garantendo loro un costante supporto in merito alle scelte localizzative, agli adempimenti amministrativi, alle opportunità finanziarie, ecc.) e monitorare l’attività di quelli già attratti/captati.
3.       Il Comitato investitori “Amici dell’Anfiteatro”. Il compito dei componenti del Comitato è fornire oltre alle classiche

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