- Le direttive di attuazione degli incentivi alle imprese per la programmazione 2014-2020 – discusse, elaborate e messe a punto con gli assessorati del Lavoro, dell’Industria, dell’Artigianato e Turismo e della Pubblica Istruzione – sono state approvate dalla Giunta su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. Passeranno ora all’esame di via Roma. Prima dell’approvazione in Giunta, le direttive sono state condivise con sindacati, imprese, amministratori per chiedere contributi che, una volta raccolti, sono stati utilizzati per integrare la delibera prima del via libera di oggi. Cardine delle direttive è la semplificazione, e la conseguente velocizzazione, di bandi e procedure per mettere in campo 500 milioni destinati alle imprese in Sardegna, la quota europea (quella che necessita appunto delle direttive di attuazione) dei 725 deliberati a settembre.
“Accelerando i tempi miglioriamo i risultati. Perciò puntiamo su procedure rapide, facili, snelle, a sportello e non più su bandi che restano aperti per anni e per essere certi che il percorso sia corretto lo stiamo condividendo oggi con tutti i soggetti interessati – ha detto l’assessore Paci –. Vogliamo che le nostre imprese abbiano certezze e possano investire con tranquillità, ottenere i giusti finanziamenti e cominciare a rilanciare economia e occupazione”.
I TEMPI PREVISTI. Dopo l’approvazione delle direttive in Giunta e un passaggio nella Commissione competente del Consiglio regionale, il primo bando pilota destinato al Sulcis sarà pronto a fine febbraio e, a seguire da marzo, i bandi per le varie tipologie d’impresa, dalle micro alle grandi. Istruttoria e gestione dei fondi sarà affidata a Sfirs, anche per garantire un segno di discontinuità rispetto a esperienze del passato non positive. “Al centro di questo intervento c’è l’impresa che, in qualunque settore faccia investimenti, mette in gioco capitale, rischia e crea nuova occupazione e noi vogliamo favorirne la competitività, l’internazionalizzazione, gli investimenti, la filiera e le reti d’impresa. L’obiettivo è chiaro: vogliamo dare a tutte le imprese che hanno voglia di investire in Sardegna la possibilità di farlo”.
LA STRATEGIA. Prevede il passaggio graduale da strumenti tradizionali a strumenti finanziari e forme miste di agevolazione in grado di migliorare la struttura finanziaria delle imprese e attrarre investitori privati e intermediari finanziari. È stato istituito un Fondo di competitività e sono standardizzate tipologie di intervento e procedure, con una piattaforma informatica unica per la selezione dei destinatari. “Basta con chili di documenti e mesi o anni di attesa per riuscire a ottenere, forse, un finanziamento – ha concluso l’assessore Paci –. Basta con le procedure impossibili che facevano scappare gli imprenditori: la Sardegna non se lo può più permettere, soprattutto in un momento in cui l’economia manda i primi segnali positivi”.
I TEMPI PREVISTI. Dopo l’approvazione delle direttive in Giunta e un passaggio nella Commissione competente del Consiglio regionale, il primo bando pilota destinato al Sulcis sarà pronto a fine febbraio e, a seguire da marzo, i bandi per le varie tipologie d’impresa, dalle micro alle grandi. Istruttoria e gestione dei fondi sarà affidata a Sfirs, anche per garantire un segno di discontinuità rispetto a esperienze del passato non positive. “Al centro di questo intervento c’è l’impresa che, in qualunque settore faccia investimenti, mette in gioco capitale, rischia e crea nuova occupazione e noi vogliamo favorirne la competitività, l’internazionalizzazione, gli investimenti, la filiera e le reti d’impresa. L’obiettivo è chiaro: vogliamo dare a tutte le imprese che hanno voglia di investire in Sardegna la possibilità di farlo”.
LA STRATEGIA. Prevede il passaggio graduale da strumenti tradizionali a strumenti finanziari e forme miste di agevolazione in grado di migliorare la struttura finanziaria delle imprese e attrarre investitori privati e intermediari finanziari. È stato istituito un Fondo di competitività e sono standardizzate tipologie di intervento e procedure, con una piattaforma informatica unica per la selezione dei destinatari. “Basta con chili di documenti e mesi o anni di attesa per riuscire a ottenere, forse, un finanziamento – ha concluso l’assessore Paci –. Basta con le procedure impossibili che facevano scappare gli imprenditori: la Sardegna non se lo può più permettere, soprattutto in un momento in cui l’economia manda i primi segnali positivi”.