mercoledì 17 febbraio 2016

Riformatori:« Ci hanno dato ragione. Era inutile l'aumento delle tasse»


«Come preannunciato, dopo la rivolta dei cittadini, degli imprenditori e degli artigiani che minacciava di travolgerla, questa Giunta debole e succube di Roma ha fatto marcia indietro sull'aumento delle tasse. Hanno fatto una figuraccia per nulla: era possibile sin da subito evitare nuove tasse. Lo abbiamo sempre sostenuto e oggi ci viene data ragione. All'Assessore Paci e al Presidente della commissione Bilancio si attorcigliano fantozzianamente  le lingue nelle convulsioni necessarie  a spiegare quella che è semplicemente una retromarcia clamorosa ma la verità è chiara: l'aumento della spesa sanitaria è minimo e se non c'era bisogno di nuove tasse ieri non c'e n'è neppure oggi. Oltre a tutto, come noi Riformatori abbiamo detto loro in tutte le salse, l'aumento dell'irpef era impostato in modo tale da dare un gettito irrisorio alle casse della Regione e un umiliante obolo agli 800.000 sardi più poveri. E questa è la vera ragione della marcia indietro: il gettito era sotto i venti milioni per cui la rinuncia è stata facile. L'assessore Paci risale sconfitto e in disordine le valli che aveva discesa con orgogliosa sicurezza soltanto due mesi fa. Un'ennesima figura barbina di questi dilettanti allo sbaraglio che, purtroppo, allo sbaraglio stanno conducendo la Sardegna».  Lo dichiarano il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, il consigliere regionale, Luigi Crisponi e il responsabil

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