SASSARI: I
CARABINIERI CHIUDONO CENTRALE DELLO SPACCIO NEL CENTRO STORICO.
A
conclusione di una complessa e articolata attività d’indagine, condotta dai
Carabinieri della Compagnia di Sassari a partire dal gennaio scorso, sono state
eseguite tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di
altrettanti soggetti di nazionalità nigeriana, resisi responsabili di spaccio
aggravato e continuato di sostanze stupefacenti.
I
provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Sassari sono stati emessi a seguito delle indagini – coordinate
dal Sostituto Procuratore dott. Mario Leo – effettuate per diversi mesi dai
militari dell’Arma nel centro storico, precisamente nella zona tra Piazza
Mazzotti e la parte bassa del Corso, dove era stato notato un frequente viavai
di noti tossicodipendenti.
Sono stati
necessari lunghi appostamenti per individuare con precisione il luogo in cui
avvenivano gli scambi e le dinamiche della cessione dello stupefacente, per
giunta in un contesto ambientale ostile agli investigatori, caratterizzato da
un non facile accesso e dalla presenza di “vedette” in grado di dare l’allarme
al passaggio di forze di polizia.
La
“centrale dello spaccio” è stata infatti individuata nella stretta via
Infermeria San Pietro, dove gli occupanti dell’immobile erano in grado di
monitorare a distanza le vie d’accesso e riconoscere gli acquirenti prima di
farli entrare nell’abitazione. La prassi era sempre la stessa: dopo aver aperto
la porta blindata che proteggeva l’ingresso, veniva effettuato un primo
controllo sulla strada, facendo attenzione a tenere ben chiuso un cancello in
ferro posto a ulteriore protezione dell’immobile. Dopo aver identificato l’acquirente
quale persona “già conosciuta”, solo in assenza di ulteriori sospetti o
anomalie, veniva allora consentito l’ingresso. Per uscire si seguiva la
medesima procedura: anche in tal caso era necessario assicurarsi che non vi
fossero improvvisi ingressi indesiderati.
Nel corso
dei servizi di osservazione appositamente predisposti, i Carabinieri in
borghese della Compagnia di Sassari, una volta compreso il meccanismo, sono
riusciti a fare una serie di riscontri e avere così la prova materiale che le
tante visite a domicilio non erano affatto casuali. Chi si recava in
quell’abitazione lo faceva con l’unico scopo di approvvigionarsi dello
stupefacente e per farlo era disposto a pagare in contanti ovvero anche a
cedere beni personali, come computer e cellulari.
Nella
giornata di ieri l’operazione di sevizio è stata portata a termine. Dopo aver
individuato idonei nascondigli, i militari dell’Arma sono restati in attesa per
diverse ore e, alla prima occasione utile, quando un potenziale acquirente ha
bussato alla porta dell’abitazione e gli occupanti, eseguite le verifiche di
routine, hanno aperto, hanno fatto ingresso nei locali prima che gli
interessati riuscissero a chiudere la porta.
Nel corso
della perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 12 grammi di eroina e quasi 5000 euro in contanti, frutto
di tutta la droga spacciata in precedenza.
Espletate
le formalità di rito, per i coniugi Humphery ENOGIERU (classe 1989) e Sofia
TONY (classe 1986) e per il loro complice Williams OBASOHAN (classe 1988) si
sono quindi aperte le porte del carcere di Bancali, dove i tre dovranno restare
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa di spaccio aggravato e
continuato in concorso tra loro: risultano infatti essere almeno 8 gli episodi
di spaccio documentati dai Carabinieri.