FINTI
CARABINIERI IN AZIONE A SASSARI
Nella
giornata odierna, presso la Stazione Carabinieri di Sassari, è stata presentata
una denuncia per truffa ad opera di sedicenti Carabinieri.
Nei giorni
scorsi, infatti, un’anziana donna è stata dapprima contattata da un sedicente
avvocato, il quale richiedeva 5.000 euro in contanti quale risarcimento per un
presunto sinistro stradale provocato dal figlio della vittima, sottoposto nella
circostanza a fermo da parte dei Carabinieri. In seguito, nel corso di una
seconda telefonata, la signora ha ricevuto conferma del fatto da parte di un
ignoto interlocutore, qualificatosi come Maresciallo dei Carabinieri che,
rassicurandola, le comunicava inoltre che avrebbe mandato un proprio collega a
ritirare il denaro utile a risarcire il danno e far sì che il figlio potesse
essere così rilasciato.
Dopo alcuni
minuti, si presentava presso l’abitazione della donna un individuo, in abiti
civili e senza alcun distintivo di riconoscimento, il quale, presentandosi come
Carabiniere in borghese, riusciva a farsi consegnare circa 10.000 euro in
oggetti d’oro e 100 euro in contanti.
Le indagini
sono tuttora in corso ma, spiegano i militari del Comando Provinciale dell’Arma
di Sassari, l’episodio descritto è solo l’ultimo di una serie di truffe
perpetrate in tutto il territorio nazionale. Dall’attività di monitoraggio del
fenomeno è emerso che i malviventi operano spesso in coppia, mettendo in atto,
ai danni di persone anziane, condotte criminose come quella descritta oppure
anche di altro genere:
-
entrambi si qualificano come appartenenti all’Arma,
per lo più senza mostrare segni distintivi, adducendo esigenze connesse con
controlli di polizia, al fine di
introdursi all’interno delle abitazioni degli anziani, per poi
derubarli;
-
uno dei due malviventi si qualifica come appartenente
all’Arma e l’altro come dipendente del Comune e/o di aziende che erogano
servizi (luce, acqua, gas, rifiuti, ecc.); entrambi si presentano
nell’abitazione delle vittime con la scusa di effettuare dei controlli per poi
asportare denaro e oggetti di valore;
-
i malviventi propongono la sottoscrizione di abbonamenti
a riviste non autorizzate riconducibili, tra l’altro, all'Arma dei Carabinieri,
dietro corrispettivo di denaro.
Nel caso in
cui, spiegano i Carabinieri, qualcuno dovesse trovarsi in presenza di una
condotta simile a quelle descritte è necessario chiamare immediatamente il
numero d’emergenza 112 e rappresentare l’accaduto.
I
Carabinieri veri sono sempre riconoscibili in quanto indossano l’uniforme o, se
in abiti civili, sono dotati di appositi distintivi e documenti di
riconoscimento.