“Una stretta di mano che vale più di una
semplice speranza”
Lo ha dichiarato Fabio Lai che con
una delegazione dell’associazione “Reazione Giovanile”, facendosi
portavoce dei disagi dell’ospedale Paolo Merlo, ha incontrato il ministro alla
salute Beatrice Lorenzin ed il presidente commissione sanità camera dei
Deputati Pierpaolo Vargiu dei Riformatori grazie al quale è stato anche
possibile consegnare, nelle mani del ministro, una lettera dettagliata sui
problemi dell’ospedale.Il ministro ha ascoltato per circa un’ora Lai
confermandogli il suo interessamento sentita
la gravità dei problemi che investono il Paolo Melro
“Durante l’incontro - afferma il presidente Fabio Lai – abbiamo portato
all’attenzione del ministro e dell’on. Vargiu tre punti che riteniamo
essenziali per il nostro Ospedale.
Il primo quello scottante della camera iperbarica.
L’iperbarica di La Maddalena, , costata più di 680.000€ di soldi
pubblici, e collaudata dalla Commissione Regionale, è inoperante a più di un
anno di distanza dal termine dei lavori con l’inevitabile necessità di dover
trasportare gli embolizzati, con l'ausilio di elicotteri e quindi con un
ulteriore spreco di spesa pubblica, presso il centro iperbarico di Cagliari.>>A
giudizio di Lai non si può
accettare un’apertura temporanea e parziale della camera iperbarica e
considera l'autorizzazione d'apertura provvisoria e parziale di 60 giorni come
un anticipo <<di quanto ci spetta di diritto e cioè la funzionalità a
pieno regime dell'iperbarico in tutte le sue funzioni senza limiti orari come
avvenuto negli ultimi 22 anni. Per questo chiediamo aiuto direttamente allo
Stato affinchè intervenga per dipanare la situazione ed individuare chi vuole
impedire di salvare vite umane>> Gli altri problemi si riferiscono
alla Residenza Sanitaria Assistita che è stata soppressa per fare posto ad ambulatori ed ora
uffici .Un altro problema affrontato durante l’incontro, ed indicato nella
lettera, è stato quello della RSA (Residenza Sanitaria Assistita).A La
Maddalena, per tale finalità, è stata integralmente finanziata, dalla Regione
Sardegna, e accreditata per quanto riguarda le caratteristiche funzionali, la
struttura di Padule. La stessa è stata
modificata nella finalità d’uso collocandovi alcuni ambulatori ed uffici
amministrativi.
“In ultima analisi abbiamo chiesto al Ministro di intervenire per dar
fine ad una politica territoriale baricentrica che cerca di depotenziare il
nostro Presidio Ospedaliero con l’intento di trasformarlo in semplice
poliambulatorio>>
Per tale motivo, e non solo, questa stretta di mano, per noi, vale più
di una semplice speranza.Peone