Ho letto incredulo le pesanti accuse di alcuni politici
della nostra Regione contro il Ministro Pinotti per la visita effettuata lunedì
scorso ad alcune località della Sardegna. La mia incredulità era dettata dalla
facilità con cui certi personaggi cambiano il loro giudizio sulle cose.
Per quanto riguarda l’eventuale sgarbo istituzionale da
parte del Ministro nei confronti della Giunta regionale, non posso entrare nel
merito della discussione. Infatti nulla so dei contatti che hanno o non hanno
preceduto la visita. Quello che posso dire è che, nel caso di La Maddalena, a
differenza di quanto avvenuto varie volte in passato sotto altri Governi,
questa volta il Ministro della Difesa ha avuto la sensibilità di avvisare il
Sindaco della Città e di invitarlo ad incontrarsi per un breve ma utile
confronto sulle questioni legate alla presenza militare nell’Arcipelago. Le due
Amministrazioni che ho avuto l’onore di guidare dal 2005 a oggi, sono state
spesso criticate per le prese di posizione nette in materia di servitù militari
e di ricadute necessarie, legate alla presenza della Marina Militare. Politici
per lo più appartenenti alla vecchia galassia berlusconiana ci hanno spesso
criticato per le nostre rivendicazioni verso il Ministero della Difesa.
Gli stessi politici, che oggi per convenienza elettorale si
ergono a paladini della dignità dei sardi, non aprirono bocca quando nel
febbraio del 2009 Ignazio La Russa -come Ministro della Difesa- visitò le
Scuole Sottufficiali e fece campagna elettorale al fu Centrodestra per le
elezioni regionali. Ricordo a chi oggi si straccia le vesti contro il Ministro
Pinotti, mentre all’epoca gongolava a ogni mossa del governo Berlusconi, che
per ricevere l’attenzione di La Russa fui costretto a indossare la fascia
tricolore e a fermare il corteo in mezzo alla strada (come testimoniato dalla
foto) prima che il Ministro entrasse dentro la zona militare per tenere il suo
comizio elettorale. Alla disattenzione colpevole di quel Governo (a cui
dobbiamo tutte le incompiute e i disastri successivi al mancato G8) e di quei
politici che fanno finta di essere scandalizzati, fa riscontro oggi il garbo di
un Ministro che ha finalmente riconosciuto che su queste isole esiste non solo
un importante presidio militare ma esistono innanzitutto una Città e dei
Cittadini, e che ha promesso che ogni decisione della Difesa riguardante La
Maddalena, verrà presa dopo aver sentito le istituzioni locali e regionali.
A questo proposito invito i rappresentanti politici della
Sardegna, specialmente coloro che alla ricerca di una nuova verginità
dimenticano gli scheletri contenuti nei propri armadi, a mostrare concretezza, lasciando da parte le
polemiche vuote e i calcoli elettorali, e a puntare al raggiungimento di risultati
utili. Il Governo ha indicato la sua disponibilità ad allestire un tavolo
bilaterale con la Giunta Regionale per ridiscutere e rimodulare il peso dei
poligoni nell’isola, ascoltando le esigenze locali attraverso il confronto con
chi rappresenta le comunità. Io credo che tutte le energie andrebbero
indirizzate a portare su quel tavolo le grandi questioni che riguardano la
Sardegna, prima tra tutte il riconoscimento della sua unicità all’interno del
Mediterraneo per quanto attiene i problemi legati all’insularità, oltre alla
vertenza in materia di risorse economiche e a quella sulle infrastrutture.
Il Sindaco
ANGELO COMITI