LA MADDALENA. Gian Carlo Tusceri ha presentato così l’ultima opera di Tore Abate. «Un libro, per certi versi anomalo – ha detto– , che Abate ha volutamente costruito nel tempo, ripescando cronache e...DA LA NUOVA SARDEGNALA MADDALENA. Gian Carlo Tusceri ha presentato così l’ultima opera di Tore Abate. «Un libro, per certi versi anomalo – ha detto– , che Abate ha volutamente costruito nel tempo, ripescando cronache e studi già elaborati e pubblicati, perché, lo diciamo per rinfrescare un po’ la nostra formazione storico-culturale, la prima storia in assoluto, soprattutto quella del mondo classico, nasce proprio dalla cronaca, dagli avvenimenti riportati con pazienza certosina giorno per giorno». Questo pensiero, indicativo, efficace, è stato espresso dal giornalista e scrittore maddalenino nel corso della presentazione di “Un porto di terza classe e altre cronache scombinate”, che Tore Abate ha pubblicato per i tipi della Taphros di Olbia. Il porto di cui si parla è quello di un’isola, multiculturale, policroma, internazionale. E’ un’isola-porto di mare, quindi, aperta a influenze di varia natura, e di varia provenienza. Dove gli umani che vi dimorano, e che vi hanno dimorato, sanno, e hanno saputo, ma non sempre, quello che cercano, e che cercavano, e che vogliono,e che volevano. Bastano pochi tratti per illustrare un fondale scenico, pochi aneddoti per definire un personaggio, poche frasi per raccontare un fatto. Questa “galleria” di episodi realmente accaduti, di memorie, di testimonianze, di frammenti di vissuto, è stata nominata da Abate “altre cronache scombinate”. «Perché – sostiene l’autore- tra l’una e l’altra non vi è nessuna evidente correlazione.. Sono state
messe in ordine, ma è un ordine strumentale, irregolare: un punto di debolezza, che è la forza di ogni racconto». La serata di presentazione, aperta dal sindaco Luca Montella,è stata impreziosita dall’arte degli attori del Collettivo teatrale Elicriso, Lino e Marcello Sorba. (a.n.):