Un altro passo avanti a Roma nella trattativa sulla questione energia. Oggi al MISE si è svolto un incontro al quale erano presenti il ministro Federica Guidi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, e i sindacati. Il Governo ha ufficializzato che l’Unione Europea conferma il via libera alla misura della superinterrompibilità per due anni, eventualmente prorogabili. In Sardegna la misura, attualmente, riguarda 18 aziende. Sul riavvio dello smelter ex Alcoa di Portovesme, sono in corso le trattative con i soggetti interessati per verificare la sostenibilità degli investimenti necessari di fronte alle misure autorizzate dall'UE. L’altra misura in discussione riguarda l’essenzialità delle centrali elettriche sarde. Lo scorso 24 novembre la Regione aveva sottolineato le condizioni negative di impatto diretto e indiretto (i dipendenti delle centrali e quelli dell’indotto) che si sarebbero determinate con la revoca dell'attuale regime. Sulla scorta di tali dati, MISE e Terna stanno definendo delle soluzioni “ponte” applicabili alle centrali del Sulcis e di Porto Torres, attraverso contratti di servizio compatibili con il mantenimento in funzione competitivo degli impianti. Su Ottana è in corso la verifica sull'applicazione di un servizio di riaccensione. Su questo punto, il presidente Pigliaru ha evidenziato la questione dei tempi, considerato che nel caso di Ottana la chiusura della centrale comporterebbe l'immediato impatto su diverse produzioni del polo industriale e sul riavvio delle produzioni di PET. "Siamo coscienti del fatto che ognuno dovrà fare la propria parte – ha detto il presidente Pigliaru – Regione, imprese e comunità locali, perché misure provvisorie siano tali nell'ottica di una riconversione e di percorsi seri e chiari di sviluppo e di prospettiva. Non possiamo permetterci di stare fermi e invocare misure “ponte” che in realtà diventano strutturali e poi vincolanti. Il dialogo di oggi – ha aggiunto il presidente Piglliaru – è stato molto costruttivo e negli interventi di tutti si è evidenziato l'impegno che è stato posto nell'individuare soluzioni che, pur nell'attesa degli sviluppi, non erano affatto scontate, sia sulla superinterrompibilità, in un difficilissimo confronto con l'Ue, sia sull'essenzialità, ed erano e sono dirette ad evitare intanto ulteriori drammi occupazionali".