“Altro che riforma dell’odio, come sostiene qualche esponente dell’opposizione. Al contrario, questa legge di riordino cerca di mettere insieme i territori e farli lavorare in rete”. Così l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha replicato in Aula agli interventi della discussione generale sul testo che da oggi è all’esame del Consiglio regionale. “Guardiamo con grande attenzione a tutte le realtà della Sardegna, in particolare alla qualità dei servizi rivolti ai cittadini, alla semplificazione, al risparmio ma anche al rispetto della volontà di autodeterminazione dei territori – ha proseguito Erriu –. C’è poi un’urgenza da affrontare, dettata dai tempi imposti dalla legge Delrio. Dobbiamo dare risposte alle aspettative dei sindaci, dei cittadini, delle imprese, anche alla luce di un referendum che, con percentuali bulgare, ha espresso la volontà di abolire le Province”.
L’assessore Erriu ha poi ricordato che “questa legge risolve definitivamente il problema della sovrapposizione dei diversi livelli di governo istituzionale locale, così come i cittadini chiedono da diverso tempo. È nostro dovere, come Giunta regionale, dare risposte chiare ai territori e portare avanti il programma di innovazione e modernità. Con questa riforma non viene lasciato indietro nessun territorio. Anzi, stiamo garantendo pari opportunità di sviluppo e crescita a tutti i 377 Comuni dell’Isola, in modo da favorire da una parte una crescita sotto il profilo economico e arginare dall’altra lo spopolamento delle zone interne e rurali”.