Un aiuto concreto allo sviluppo sociale ed economico della Tunisia che occupa una posizione strategica negli scenari del Mediterraneo. Lo prevede la proposta presentata dalla Regione Sardegna e approvata dalla Conferenza delle Regioni.
L'assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro, ha illustrato il documento in rappresentanza del presidente della Giunta Francesco Pigliaru che ha la delega per la cooperazione internazionale nella Conferenza delle Regioni.
"Per la Sardegna è una straordinaria opportunità per migliorare le relazioni con un paese della sponda Sud del «mare nostrum» con tutte le positive ripercussioni che possono scaturire dal dialogo e dall'interscambio di esperienze economiche e culturali. Si tratta di un risultato fortemente voluto dal presidente Pigliaru che, nell'ambito della Conferenza, ha sempre lavorato per attribuire alle regioni un ruolo propulsivo nel futuro sviluppo di uno Stato che muove i primi passi sulla strada della democrazia rappresentativa", ha detto Demuro.
In base al documento, il neo presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e il presidente delegato per la materia della cooperazione internazionale Francesco Pigliaru dovranno individuare le migliori modalità con le quali il sistema delle regioni possa sostenere il processo democratico e lo sviluppo economico dei territori tunisini.
Nella proposta presentata dalla Regione Sardegna viene sottolineato "che la Tunisia sta affrontando una dura crisi economica, una grande instabilità e complesse sfide politiche che si ripercuotono non solo sulla stabilità stessa del paese nord-africano ma, più in generale, su quella dell'intero bacino del Mediterraneo".
All'orizzonte, nella convinzione che le regioni italiane possano offrire un valido contributo alla causa del popolo tunisino, c'è un piano di programmazione di interventi di durata almeno triennale, per favorire la realizzazione di progetti di ampio respiro nei campi dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, dell'inclusione sociale, della sanità e del welfare.
Le iniziative saranno concentrate nelle aree centrali, con maggiori problemi rispetto a quelle costiere. Si tratta dei governatorati di Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine e Jendouba.